Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Libri – “Introduzione ai diritti di cittadinanza “

a cura di Lauso Zagato

Venezia, Cafoscarina, 2007, pp. 1-189

Il volume raccoglie e organizza (dando comunque spazio ad alcune new entries) gli interventi svolti in forma seminariale negli ultimi anni accadeimici nell’ambito del corso di Diritti umani e politiche di cittadinanza (Laurea specialistica in Interculturalità e cittadinanza sociale dell’Università Ca’ Foscari di Venezia).
Si tratta quindi di un testo didattico. Peraltro le profonde innovazioni normative oggi in atto – a seguito del recepimento negli ordinamenti interni degli Stati membri della UE delle tre Direttive emanate dalla Comunità tra il 2003 e il 2004 – e quelle ancora in fieri – in particolare, per quanto riguarda il nostro Paese, a seguito del disegno di legge presentato nell’agosto 2006 (e approvato dal governo nella primavera 2007) – contribuiscono a mantenere una forte attualità ed il carattere di work in progress al testo.

Il volume è aperto, a guisa di introduzione, da una riflessione (E. Rigo) sulle trasformazioni (e sulla crisi) del concetto di cittadinanza alla luce delle recenti elaborazioni teoriche in argomento.
La prima parte è dedicata all’approfondimento della nozione di cittadinanza nel rapporto fra ordinamenti: nello specifico la cittadinanza nell’ordinamento interno italiano (e già in questa sede C. Fioravanti si misura con le accennate prospettive di riforma), nell’ordinamento internazionale (S. Forlati), nell’ordinamento comunitario (S. Nicolin). L’ultimo intervento della prima parte (B. Cortese) introduce riflessioni sull’interazione in corso tra cittadinanze nazionali e cittadinanza europea sulla base della giurisprudenza recente della Corte di Giustizia, aprendo così la strada agli interventi della seconda parte.
Questa reca il titolo indicativo Verso una cittadinanza a geometria variabile. La tesi che emerge nell’insieme dagli scritti ivi inseriti – dedicati rispettivamente al nesso tra lavoro, cittadinanza e migrazione (G. Zilio Grandi), all’articolazione del rapporto Stato-regioni in ordine al governo del fenomeno migratorio (G. Savini), all’approfondimento specifico della nozione di cittadinanza a geometria variabile (L. Zagato) – è quella di una articolazione/differenziazione, in via di ulteriore ramificazione ed ispessimento, delle “quote” di diritti di cui godono, nell’Unione, coloro che cittadini di questa non sono. Ciò in direzione diversa, allora, a quanto suggerito da quella semplificazione fondata sull’opposizione inclusione/esclusione (o segregazione/integrazione) che ha goduto forse di troppo credito negli scorsi anni.

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