Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Padova – Festival Teatri delle Mura

11 e 12 giugno, Golena San Massimo

11 giugno ore 22.30
12 giugno ore 22
Golena San Massimo, Padova
Info e prenotazioni: 049 8205623

SABBIA
attraverso via anelli

Progetto teatrale
Drammaturgia collettiva.
Regia: Anna Serlenga e Beatrice Sarosiek.
Attori: Alberto Favretto, Alberto Giordani, Anna Manfio, Aurora Diotti, Ivan Rizzotto,
Luigi Scaglione, Nicola Taroni, Paola Valente.
Luci: fratelli Lumiere
Audio: Orlando Groppo
Progetto grafico: Paola Monasterolo
Fotografia: Isabella Sannipoli

Attraversare un quartiere avvolto dalla paura e colorato di un immaginario collettivo che lo disegna come il ‘Bronx’ di Padova; attraversarlo per vederlo vivere di narrazioni, vite consumate dal malessere e dalla rassegnazione, ma anche giovani impazienti di partire, viaggiare oppure rimanere, in un modo o nell’altro.
A partire da interviste condotte nel quartiere nasce una drammaturgia che si arricchisce, attraverso il linguaggio teatrale, degli immaginari e dei corpi che danno vita allo spettacolo.
Come un contagio, i racconti, le visioni svelano le contraddizioni e l’umanità, l’ironia e la comicità, le storie e le incomprensioni degli abitanti di via Anelli.
In una costruzione di corpi in movimento, vediamo scorrere il quartiere: ne conosciamo gli odori, i rumori, le abitudini e le visioni: una strana città, abitata di stendi panni e carrelli, fili tesi, panni ad asciugare, grappoli di parabole e balconi prende vita. L’incapacità di vivere insieme lo stesso
spazio, la necessità di segnare, spartire con confini e differenze gli ambiti di convivenza, caratterizzano la realtà di questo quartiere, ma sono dinamiche rappresentative di un rifiuto sempre più generalizzato al dialogo e all’incontro.
Travolto dal ritmo della narrazione si racconta via Anelli come un luogo in continua metamorfosi, zona di transito di viaggiatori e sogno di tranquillità per le famiglie. La pressione di forze evolutive e pulsioni disgreganti però modifica il luogo: i sogni si sgretolano, le aspettative vengono deluse, le sicurezze discusse, tutto lentamente si sbriciola, si popola di
ricordi e fantasmi. Di tutto quello che via Anelli è stata, alla fine, rimane solo sabbia: sabbia come materia a cui non puoi più dare una forma definitiva, sabbia con cui non puoi costruire, sabbia che viene dal deserto ma che si ritrova anche nelle nostre spiagge, sabbia che si infila nelle scarpe
e si appiccica ai vestiti, sabbia che sporca il pavimento quando, finito il viaggio, si appoggiano le valigie di nuovo a casa.

Lo spettacolo nasce dal progetto “IntegrAzioni Teatrali” finanziato dalla Comunità Europea.

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