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Golfo di Aden: migranti, quasi 60 morti in dieci giorni

È salito a 56 il numero di persone morte negli ultimi giorni nel tentativo di attraversare il Golfo di Aden, che divide la Somalia dallo Yemen, porta della penisola Araba. Lo riferiscono fonti dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur/Unhcr), precisando che il bilancio si riferisce soltanto agli ultimi 10 giorni. “Dal 3 settembre l’ufficio in Yemen dell’Unhcr ha registrato l’arrivo di 12 imbarcazioni cariche di 925 migranti somali, etiopi” si legge in una nota ricevuta oggi dall’Acnur nella quale si precisa che una tredicesima imbarcazione non è riuscita a raggiungere le coste yemenite facendo ritorno in Somalia. “Ieri abbiamo ricevuto rapporti di almeno 100 somali a bordo di questa imbarcazione che sarebbero riusciti a rientrare in Somalia dopo essere rimasti alla deriva per sei giorni. Molti di loro sono stati picchiati e ad alcuni i trafficanti hanno tirato acido. I corpi di coloro che non sono riusciti a sopravvivere a questi sei giorni sono stati gettati in mare. Non abbiamo alcun numero su quanti siano morti” recita ancora la nota. Altrettanto drammatiche le testimonianze fornite all’ONU dai migranti che sono riusciti ad arrivare in Yemen. “Ci hanno detto di essere stati picchiati durante il viaggio e che 24 persone a bordo delle loro navi sono morti: tre per le percosse ricevute, 11 di asfissia e disidratazione e 10 sono annegati” dopo essere stati costretti a scendere dalla nave a largo delle coste yemenite, pratica divenuta ormai abituale per i trafficanti che così riescono evadere i controlli della guardia costiera dello Yemen. Dall’inizio del 2007 oltre 10.000 migranti sono arrivati in Yemen lungo la tratta che collega le coste somale con quelle yemenite. Nello stesso periodo l’ONU ha registrato 282 morti, mentre 159 persone risultano ancora ufficialmente disperse. Il Golfo di Aden viene affrontato da un numero sempre crescente di persone che tentano di lasciare il Corno d’Africa e raggiungere lo Yemen, porta della penisola araba, per scappare da fame, violenza, siccità o semplicemente in cerca di lavoro e di una vita migliore. Sono settimane che organizzazioni internazionali e Nazioni Unite segnalano la presenza di migliaia di persone nella zona di Bossaso, nord della Somalia, in attesa di un passaggio (al costo di 60-100 dollari) per lo Yemen.[MZ]