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Parma – Immigrazione, ecco il Rapporto provinciale 2007

Negli ultimi dieci anni più che quadruplicati gli stranieri residenti nel territorio. Nelle scuole, alunni stranieri al +18% in un anno

Parma, 14 novembre 2007 – Negli ultimi dieci anni gli stranieri residenti nella provincia di Parma sono più che quadruplicati: dalle 8.255 unità del 1997 alle 33.950 unità all’1.1.2007. Aumentano le donne, con un notevole flusso dall’Europa dell’Est; aumentano gli alunni stranieri, che in un anno hanno fatto registrare un +17,7% nelle scuole del territorio; aumentano i posti di lavoro occupati da dipendenti extracomunitari, ma la disoccupazione degli stranieri rimane una criticità. Sono solo alcuni dei dati contenuti nel Rapporto provinciale sull’immigrazione 2007, elaborato dall’Osservatorio provinciale sull’immigrazione e presentato oggi in Provincia.

A conferma del fatto che la condizione degli stranieri in questo territorio richiede una pluralità di interventi che per essere efficaci devono essere necessariamente coordinati, a illustrare i vari aspetti del rapporto sono stati chiamati in causa quattro assessorati provinciali: quello alle Politiche sociali e sanitarie con Tiziana Mozzoni, la Formazione professionale e Politiche del lavoro con Manuela Amoretti, le Politiche scolastiche di Gabriele Ferrari, le Politiche abitative di Ettore Manno; Gian Marco Baroni dell’Ufficio Statistica ha fornito una lettura dei dati.

La distribuzione per fasce d’età evidenzia una presenza percentuale più alta in quelle centrali, cioè quelle lavorative, in età attiva e feconda: queste classi straniere crescono ad un ritmo maggiore rispetto alle stesse fasce che riguardano la popolazione italiana e sottolineano la spinta importante di “ringiovanimento” e ripresa demografica data dai cittadini stranieri alla nostra società.

Al primo gennaio 2007 si contano sul territorio provinciale ben 139 nazionalità presenti. I gruppi quali l’albanese, il marocchino e il tunisino rimangono quelli che contano il maggior numero di residenti, ma i movimenti in arrivo si spostano da queste aree per lasciare spazio ad altre quali Est Europa (Moldavia e Ucraina) e Asia (Cina e India). Le donne, negli ultimi cinque anni, sono aumentate in valore assoluto di ben 8.844 unità, a causa principalmente dell’immigrazione femminile dall’Est Europa che trova impiego soprattutto nel lavoro di cura e di assistenza nelle nostre famiglie.

Salgono anche i permessi di soggiorno. Nel 2006 infatti la Questura di Parma ne ha rilasciato 30.586, numero che nel giro di sei anni è quasi triplicato: nel 2006 il 62% dei permessi viene rilasciato/rinnovato per motivi di lavoro (il 55% per lavoro subordinato e il 7% per lavoro autonomo) e ben il 30% per motivi familiari.

“Questo 8° rapporto fornisce ancora più dati rispetto alle edizioni precedenti. Ne abbiamo anche perfezionato l’approccio, utilizzando un metodo interdisciplinare che ci consente di capire sempre più, attraverso i numeri, non solo il dato quantitativo ma anche la condizione degli stranieri nel nostro territorio. La maggior parte degli immigrati arriva in Italia, e così nella nostra provincia, con l’intenzione di restarvi in maniera duratura – ha osservato l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche Tiziana Mozzoni – Questa tendenza che i dati confermano ci impegna ancora maggiormente nella definizione di politiche utili ai bisogni che anche questo rapporto evidenzia in modo chiaro. Dobbiamo essere consapevoli che ciò che stiamo facendo è però ancora insufficiente ed è necessario fare di più, lavorare in modo più coordinato, per dare più risposte sempre efficaci”.

Lavoro: i titolari d’impresa raddoppiano nel giro di pochi anni
L’incremento dei posti di lavoro dei lavoratori dipendenti extracomunitari riguarda tutti gli ambiti delle attività economiche, ma in modo particolare l’ampio settore delle attività del terziario, il settore alberghiero e della ristorazione e soprattutto quello dei trasporti, del magazzinaggio e delle comunicazioni.
Il mondo del lavoro risulta comunque il principale ambito in cui la discriminazione sembra aver luogo: la disoccupazione degli stranieri è più del doppio di quella degli italiani (7,1% contro 3,0%) e si mantiene su livelli elevati. I titolari d’impresa aumentano e passano dalle 2.345 unità del 2003, alle 3.573 del 2005 fino a raggiungere le 3.899 rilevate nel 2006, con un aumento percentuale nel giro di pochi anni del 66%.Il 59% delle imprese straniere registrate nel 2006 opera in due soli settori di attività economica quali l’edilizio ed il commerciale, che riuniscono rispettivamente il 41 ed il 18% degli imprenditori stranieri presenti nella nostra provincia.
“ Il 2006 è stato per il Mercato del lavoro l’anno della ripresa e questo ha avuto ricadute positive anche sulla componente migrante con una diminuzione del tasso di disoccupazione – ha detto l’assessore alla Formazione professionale e Politiche del Lavoro Manuela Amoretti – Stiamo osservando che questa componente ha consentito di risolvere uno dei problemi storici del mercato del lavoro cioè il rischio di esaurimento delle forze lavoro. Oggi possiamo dire che questo problema è in via di superamento. Il problema per il futuro, se saranno confermate le tendenze in atto, sarà quella di fare attenzione ai fenomeni di disoccupazione giovanile che rischia di avere nella componente migrante una parte consistente”.

Scuola: alunni stranieri al +18% in un anno
Nell’anno scolastico 2006-2007 la crescita di alunni stranieri nelle scuole della provincia di Parma registra un incremento del 17,7% rispetto al 2005-2006 e si inserisce in un trend costante, evidenziando come la presenza di alunni stranieri sia ormai una realtà strutturale del nostro sistema scolastico.
Tutti gli ordini e gradi dell’istruzione rilevano aumenti della presenza di alunni stranieri; in particolare, gli incrementi più consistenti si riscontrano nella scuola primaria (+18,9%) e nella scuola secondaria di II grado (+21,6%).
“ Insieme al numero sempre crescente di alunni stranieri si delinea per loro un cammino scolastico, molto più complesso e lungo rispetto ai colleghi italiani – ha sottolineato l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche Gabriele Ferrari nel commentare il dato – Se è vero che per la scuola valgono i rilievi generali fatti per gli altri settori, cioè un aumento più costante dunque una scuola sempre più multiculturale, i ritardi e le bocciature che toccano principalmente gli studenti stranieri delineano una situazione complessa che va affrontata con serietà e tempestività”.
Per quanto riguarda l’Università, gli studenti universitari esteri nell’anno accademico 2006/2007 sono 996, il 20% in più rispetto allo scorso anno quando se ne contavano 834. Gli iscritti più numerosi rimangono quelli albanesi; interessante anche l’incremento di iscritti rumeni e moldavi che, pur registrando presenze inferiori ad altre comunità, segnano lo sviluppo maggiore incrementando il loro numero di circa otto volte dal 2000 ad oggi.

Casa: dagli stranieri più domande di accesso agli alloggi erp e convenzionati
Oggi il disagio abitativo dei cittadini stranieri è una questione aperta e problematica, anche perché trovare un alloggio adeguato risulta piuttosto complesso.
“ I dati ci aiutano a sfatare l’idea che le case pubbliche o cosiddette popolari vengano assegnate soprattutto a immigrati – ha osservato l’assessore alle Politiche abitative Ettore Manno – Non è così: poco più del 10% sono infatti i cittadini immigrati che partecipando agli appositi bandi e raggiungendo in graduatoria il punteggio utile, vedono assegnarsi l’alloggio. Aumentano le domande di accesso alla casa popolare o ad un alloggio con canone di locazione convenzionato, anche se il mercato privato delle abitazioni rimane comunque il principale canale di ricerca”.

Sanità: sempre più frequentato lo Spazio salute immigrati
L’utenza dello “Spazio salute immigrati” di Parma è cresciuta in modo costante: si è passati dai 196 utenti adulti registrati nel 1998 ai 1437 nel 2004 e ai 2271 nel 2006; le provenienze (Moldavia, Cina, Romania) non corrispondono a quelle maggiormente rappresentate nell’anagrafe provinciale poiché questo servizio (a cui accedono anche persone senza permesso di soggiorno) rappresenta un osservatorio privilegiato degli arrivi dei cittadini stranieri in tempo reale.

Richiedenti asilo, nel 2006 175 permessi

I permessi di soggiorno rilasciati dalla Questura di Parma al 31 dicembre 2006 per richiedenti asilo, rifugiati, beneficiari di protezione umanitaria ammontano a 175, in prevalenza uomini (74,2%), ma inizia ad essere significativa anche la componente femminile (il 24%).
Per quanto riguarda l’accoglienza istituzionale della popolazione rifugiata, nel corso del 2006 le persone accolte nei progetti attivi nella provincia (il progetto “Una città per l’asilo” del Comune di Parma e il progetto “Terra d’asilo” di cui è capofila il Comune di Fidenza) sono state 77, a fronte di una disponibilità di 45 posti.
Da gennaio 2007 è attivo lo Sportello Provinciale Asilo, progetto promosso dalla Provincia di Parma e gestito dal Ciac onlus presso la sede dell’associazione. Da gennaio a maggio 2007 si sono rivolte al servizio di orientamento, consulenza e supporto fornito dallo sportello 171 persone tra richiedenti asilo, rifugiati e beneficiari di protezione umanitaria per un totale di 480 interventi effettuati (tutela legale, orientamento ai servizi, supporto per formazione e lavoro, etc.).
Dei 1455 rifugiati in cerca di accoglienza stimati in Emilia-Romagna nel 2006, a Parma ne sono stati rilevati 260, il 17,9%. Dunque il “bisogno di accoglienza” è più elevato della presenza ufficiale registrata dalle questure. Le presenze sul territorio, stando ai numeri forniti dalle associazioni, paiono in costante aumento.