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dal Messaggero Veneto del 13 febbraio 2008

Un ufficio per chi chiede asilo

Via libera da parte dell’Ue alla realizzazione di una struttura in città: ieri vertice Romoli-Frattini

L’edificio sarà costruito in parte anche a Nova Gorica. In tutta Europa la domande stanno aumentando in modo vertiginoso.

Al centro del summit pure le prospettive derivanti dall’apertura del Centro per il negoziato.
Soddisfatto il sindaco: garanzie sulla disponibilità dei finanziamenti.

Via libera, da parte del vicepresidente della Commissione europea, Franco Frattini, alla realizzazione, a Gorizia, dell’Ufficio europeo di supporto alle politiche di asilo, un’istituzione che potrebbe rendere il capoluogo isontino un punto di riferimento a livello di Unione europea per quanto riguarda la delicata questione dei richiedenti asilo che in tutta l’Ue stanno aumentando vertiginosamente.
È questo uno dei risultati più significativi scaturiti dalla visita a Bruxelles del sindaco Ettore Romoli che ieri pomeriggio al “Berlaymont” della capitale belga, sede del governo europeo, ha avuto un lungo incontro con il vicepresidente della Commissione europea – con delega a Giustizia, libertà e sicurezza – Franco Frattini.
Il primo cittadino e Frattini hanno discusso e valutato la fattibilità di diverse iniziative da localizzare a Gorizia, a partire dall’Ufficio europeo di supporto alle politiche di asilo sulla quale il vicepresidente della Commissione europea ha espresso il proprio placet: «In tutta l’Unione europea le domande di asilo stanno aumentando in maniera vertiginosa – ha sottolineato Frattini – e di concerto con il governo sloveno si può studiare l’apertura di un osservatorio di questo tipo, magari con due distaccamenti, a Gorizia e a Nova Gorica».
L’idea è quella di realizzare da una parte del confine il settore operativo del nuovo Ufficio europeo per le politiche di asilo, mentre dall’altra parte potrebbe essere istituito il settore dell’ufficio dedicato alla formazione del personale addetto.
Insomma, come si diceva, Gorizia diverrebbe un autentico punto di riferimento a livello europeo nella trattazione di una tematica d’importanza crescente come quella dell’assistenza degli immigrati che richiedono asilo. Ma, sempre a proposito della vocazione europea del capoluogo isontino, Romoli e Frattini hanno discusso anche delle prospettive e delle potenzialità derivanti dalla prossima apertura del Centro per il negoziato in corso di realizzazione nel complesso universitario goriziano di via Alviano, che potrà ospitare fino a un centinaio di delegati con spazio per 25 traduttori simultanei.
Tirando le somme, si è trattato di un incontro caratterizzato da un clima di grande cordialità e i risultati concreti, secondo Romoli, si sono rivelati addirittura superiori alle aspettative: «Abbiamo avuto una notevole disponibilità da parte di Frattini – commenta il sindaco – sia per quanto riguarda la garanzia di finanziamenti sia per l’impegno assunto dal vicepresidente a effettuare un’azione di “lobby” sulle commissioni e sul governo sloveno per lo sviluppo della nostra area goriziana. È chiaro che il placet di Frattini non significa che automaticamente progetti come quello dell’Ufficio europeo per i richiedenti asilo verranno realizzati dall’oggi al domani, ma di sicuro abbiamo fatto un passo avanti fondamentale».
Piero Tallandini