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da la Repubblica on line del 13 giugno 2008

Rifugiati politici senza casa e il prefetto non li riceve

Hanno consegnato una lettera. Tra pochi giorni saranno costretti a dormire sotto i voltoni della Pilotta

di Mario Robusti

Nemmeno il Prefetto li ha ricevuti. Dopo lettere, richieste, sit in e articoli di giornale, la vicenda dei rifugiati umanitari che sono costretti a dormire in Pilotta non riesce a scrivere un capitolo sorridente nella sua storia. Alberto Marzucchi, referente della rete “dormire fuori” è salito in Prefettura per parlare con Paolo Scarpis.

Ma non è stato possibile. Per i rifugiati il massimo dell’aspettativa è che lunedì, alla riapertura degli uffici, la lettera che è stata protocollata arrivi sulla scrivania più importante di Palazzo Rangoni. “Ormai le abbiamo provate tutte” spiega Emilio Rossi, presidente della rete che aiuta i rifugiati di Parma. “Abbiamo chiesto a Zoni di scrivere una lettera al ministro degli Interni, visto che secondo lui il problema va risolto a livello nazionale. Abbiamo scritto al prefetto il 21 maggio e non ci ha risposto. Abbiamo scritto anche al Vescovo, il 25 maggio, ma neppure loro ci hanno ascoltato”.
Eppure a gestire il maggior numero di casi a Parma è proprio la Caritas, che deve far fronte alla mancanza di dormitori comunali. “Alla curia avevamo chiesto” spiega Emilio Rossi “di aprire agli immigrati uno dei monasteri di loro proprietà, che risultano occupate da pochi religiosi. Noi gestiremmo gli immigrati, ci facciamo carico delle spese e non disturberemmo i frati”. Fra pochi giorni tutti i dormitori cittadini andranno in dismissione. Oltre alle 10 persone che già dormono in Pilotta, si aggiungeranno i 20 che stanno a Corcagnano e i 5 che stanno a Roncopascolo. Ma la situazione non sarà gestibile perché d’estate, in centro a Parma, ci sono feste e iniziative culturali. Per esempio “E’Grand’estate”. I vigili urbani hanno già avvisato gli extracomunitari che dormono in Pilotta che, prima del 23 giugno, verrà loro impedito di dormire sotto i voltoni. Già ieri mattina alcuni agenti della polizia municipale hanno sequestrato le coperte degli extracomunitari. Che da stanotte dormiranno senza nemmeno un riparo. Intanto Parma, nella mezz’ora di protesta degli extracomunitari che arrivano da zone di guerra come Darfour ed Eritrea, non si ferma per assistere al loro dramma. C’è la partita.