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Veneto – Legge sui phone center. Incostituzionale secondo la Corte

La sentenza nei mesi scorsi

Mentre era ancora solo una proposta, già moltissimi Comuni (Verona, Vicenza, Padova, Treviso) avevano confezionato ordinanze ispirate proprio ai principi cardine della legge regionale del Veneto, la n. 32 del 30 novembre 2007, in materia di regolamentazione delle attività dei phone center.
Il Garante della concorrenza e del mercato ne aveva poi contestato alcuni passaggi chiave, in particolare rilevando come introducesse “un elemento di rigidità del sistema tale da tradursi in una programmazione quantitativa dell’offerta e nella imposizione di limiti quantitativi all’apertura di nuove strutture commerciali in Veneto” contrarie alla libertà di concorrenza. Inoltre, sempre il Garante, contestava come fossero stati introdotti vincoli particolarmente gravosi, anche dal punto di vista economico, senza che questi portassero “ad un reale miglioramento della qualità del servizio” ma solo invece limiti, ancora, alla concorrenza.
Il parere dell’Antitrust si è poi trasformato nell’impugnazione della legge da parte del governo davanti alla Corte Costituzionale.

La Corte si è pronunciata e con la Sentenza 25/2009 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art 8 della legge regionale del Veneto in materia di regolamentazione delle attività dei phone center.

Ancora rimane di estrema attualità la revoca delle ordinanze comunali che già hanno provocato molte chiusure, a questo punto illegittime.

Vedi anche:
Phone Center – Antitrust e Governo contro la Regione Veneto