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Verona – 250 cittadini globali sotto il municipio di Tosi

Sabato 18 aprile, nella giornata della mobilitazioni contro la crisi e il pacchetto sicurezza, Verona ha aperto un nuovo corso nella composizione e nelle pratiche delle lotte degli ultimi anni in città.

Non più solo migranti, ma realmente “ nuovi cittadini” stranieri e italiani, che hanno ribadito la loro soggettività contro la crisi, sostenendo il pacchetto di richieste che verranno presentate nei prossimi giorni al Prefetto ( leggi comunicato).
Per alcune ore, dalle 16 alle 19, lavoratrici e lavoratori, famiglie sotto sfratto, studenti e precari, stranieri e italiani, si sono avvicendati al microfono per gridare “ noi la crisi non la paghiamo” e un “ basta” alle pratiche e alle leggi razziste che, a Verona, hanno purtroppo trovato un fertile laboratorio nella gestione del sindaco Tosi.
Erano presenti, per dare solidarietà a chi è sotto sfratto, anche le famiglie che, assieme alla Rete Sociale per la Casa, negli ultimi anni hanno sostenuto il peso delle lotte sulla casa, lotte che hanno portato all’assegnazione, complessivamente, di 20 case pubbliche a cittadini italiani e stranieri, la difesa e il rinvio di numerosi sfratti e il rallentamento, concordato con Prefetto, Tribunale e Comune, delle procedure di sfratto.
Vi erano inoltre lavoratori italiani e stranieri delle Cooperative Concordia e Genius, che nell’ est veronese hanno conquistato, con le mobilitazioni dell’ultimo anno, importanti diritti sul posto di lavoro, opponendosi a fraudolenti cambi d’appalto e contemporaneamente difendendo con successo la continuità nel posto di lavoro. Con loro, la presenza di lavoratori e lavoratrici precari che il Comune di Verona, dopo anni, vuole ora privare di ogni tutela e prospettiva aggregandoli al carrozzone di Agec, l’azienda che gestisce parte del patrimonio comunale, facendo inoltre sì che, servizi essenziali come le mense scolastiche, vengano dequalificate e di fatto esternalizzate.
Vi erano poi gli studenti del Collettivo studenti medi di Verona, vero motore delle lotte dell’Onda anomala veronese, che hanno annunciato, assieme al Collettivo Metropolis, una importante iniziativa culturale, nel cuore della città, per il prossimo 29 aprile, non solo sui temi del sapere, ma anche contro il diffuso neo fascismo incarnato dai gruppi ai quali appartengono gli assassini di Nicola Tommasoli, la cui morte verrà ricordata il primo maggio prossimo.
Gli attivisti di Cittadinanza Globale, alla loro prima esperienza di piazza, sono riusciti a far crescere, sui temi della crisi e del razzismo istituzionale, un dibattito pubblico molto sentito e partecipato da giovani immigrati di seconda generazione, studenti universitari dell’Onda e dell’Associazione camerunese, semplici cittadini e giovani, lavoratori e lavoratrici precari.
Ora si attende l’incontro con la Prefettura per l’apertura di un tavolo sulle richieste anticrisi, prime fra tutte il blocco degli sfratti e l’estensione, su base regionale, degli ammortizzatori sociali al lavoratori precari e delle cooperative.