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da La Tribuna di Treviso del 19 maggio 2009

Treviso – Il questore accusa: corteo illegale – rischiano gli immigrati

Scontri e corteo no-global

Il questore promette il pugno di ferro contro chi si è reso protagonista degli scontri di sabato pomeriggio a Ponte San Martino. Sono già una ventina gli indagati da parte della Procura di Treviso, ma la Digos sta proseguendo le indagini e non si escludono nuove denunce. «Contrelleremo le posizioni degli immigrati che hanno partecipato alla manifestazione non autorizzata – ha detto ieri il questore Carmine Damiano – e potremmo arrivare anche alla revoca dei permessi di soggiorno».
I manifestanti protagonisti degli scontri invece attaccano questura e sindacati parlando di provocazioni. «Non è vero che il corteo non era autorizzato – afferma Sergio Zulian dei Cobas – a ponte San Martino è scattata una vera e propria provocazione. La Cgil dimostra di non aver perso il vizio totalitario mentre il questore vuole solamente farsi bello con Maroni che vuole cattiveria contro i migranti». Sono intanto una ventina i manifestanti iscritti nel registro degli indagati per quanto accaduto su ponte San Martino. «Si tratta di fatti di estrema gravità – ha commentato il Procuratore Antonio Fojadelli – ogni pretesto diventa buono per menare le mani, dalla partita di calcio alla manifestazione dei sindacati. Sindacati che avevano il diritto di chiedere che non ci fossero interferenze». Per questo motivo, ha poi aggiunto Fojadelli, la polizia non aveva autorizzato il corteo. Punto che il questore vuole sottolineare. «E’ stato un episodio gravissimo – ha commentato – diversi stranieri si sono fatti strumentalizzare. Ma non può essere una giustificazione. Saranno valutate le posizioni di tutti. Soprattutto per quando riguarda i permessi di soggiorno che, nei casi più gravi, potrebbero essere revocati».