Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

"Siamo tutti cittadini in ogni paese nessuno straniero"

Ravenna – Sabato 16 gennaio mobilitazione di massa antirazzista

In corteo dalla Questura alla Prefettura per difendere la dignità umana, contro ogni forma di sfruttamento e discriminazione

La rete antirazzista dà la piena solidarietà al cittadino Niang Mor, auspicando che possa rimanere nella nostra città con un ulteriore rinnovo del permesso di soggiorno, ed esprime grande apprezzamento per il coraggio con cui ha trasformato una dolorosa e ingiusta lesione di diritti individuali in una mobilitazione civile a difesa dei Diritti umani universali. Purtroppo le vigenti leggi sull’immigrazione, aggravate dalle modifiche apportate dalla Legge Bossi-Fini e recentemente dal Pacchetto Sicurezza, producono irregolarità. E questo è un fatto. Non a caso la stragrande maggioranza dei cittadini regolarmente soggiornanti in Italia (oltre 4milioni di persone) ha ottenuto il permesso di soggiorno dopo un periodo di irregolarità, tramite sanatorie (ben 6 in 20 anni) o tramite le chiamate dall’estero da parte dei datori di lavoro (Decreti Flussi).
Così oggi nella situazione del sig. Niang Mor si trovano anche altri cittadini, che pagano il caro prezzo di questa crisi economica anche perdendo il permesso di soggiorno. E il meccanismo è perverso, perché diventare irregolari è una strada senza ritorno.

La rete civile antirazzista vuole coinvolgere la cittadinanza, chiedendo solidarietà e fratellanza, e non divisioni e discriminazioni sulla base delle origini, dell’etnia, del colore e della religione, nel rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
Chiediamo in particolare che venga dato seguito all’ordine del giorno approvato all’ unanimità lo scorso 14 settembre in Consiglio Comunale che “impegna l’Amministrazione Comunale a farsi parte attiva, insieme alle rappresentanze dei cittadini stranieri, alle istituzioni periferiche del Ministero dell’Interno, alle forze sociali ed economiche ed al mondo associativo impegnato sui temi dell’immigrazione nel territorio ravennate, affinché anche a Ravenna si favorisca un’interpretazione ed un’applicazione delle norme” che “non producano situazioni di irregolarità amministrativa del soggiorno dei cittadini stranieri ed anzi favoriscano la loro integrazione ed il mantenimento di standard di positivo inserimento sociale e lavorativo, soprattutto nel corrente periodo di grave crisi economica che attraversa il Paese.”

Le fondamenta di una società civile e pacifica sono i diritti di uguaglianza e la giustizia sociale. Chiediamo la collaborazione della società civile e di tutti coloro che intendono procedere in tal senso, dimostrando una forte cultura democratica ed una mentalità aperta, visto che la comunità straniera nel nostro paese non ha privilegi, ma è priva di troppi diritti. Vogliamo che tutte le forze politiche, maggioranza e opposizione, abbiano a cuore il futuro dei nostri figli e lo sviluppo economico di tutto il paese.
La sicurezza e la legalità sono una priorità per tutti. Per questo ribadiamo, come in passato, la nostra decisa critica al Pacchetto Sicurezza, che ha aggravato una situazione già molto difficile per tutti i cittadini stranieri anche regolari. Il Pacchetto Sicurezza produce maggiore illegalità e quindi minor sicurezza per tutti.

É compito dello Stato combattere l’illegalità favorendo meccanismi continui di emersione dal lavoro nero. Ricordiamo che il 25% dell’economia italiana è sommersa.

Infine chiediamo che il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione assuma l’impegno di attuare percorsi di confronto e concertazione sull’applicazione delle leggi sull’immigrazione, per evitare che la crisi economica colpisca i cittadini stranieri del nostro territorio in modo ancora più pesante e iniquo.

La manifestazione è promossa da:
Rete civile contro il razzismo e la xenofobia per una città interculturale
Cgil-Cisl-Uil
Rappresentanza cittadine/i extraUe di Ravenna
Coordinamento di associazione di migranti Ravenna Solidarietà
Comitato in Difesa della Costituzione
Con il sostegno della Casa delle Culture del Comune di Ravenna

Per adesioni: MAIL [email protected]

Elenco adesioni

Fanno parte della Rete Civile: Rappresentanza dei cittadini extraUe di Ravenna, Ravenna Solidarietà (coordinamento di 29 associazioni attive per nell’immigrazione), Cgil-Cisl-Uil, Comitato in difesa della Costituzione, ACLI Ra, AGCI Ra, ANOLF Ra, ARCI Ra, Ass. Sportiva Camerlona, Ass. Amici di Rekko 7, Ass. Amicizia Ebraico Cristiana Romagna, Ass. Giuristi Democratici, Ass. Naturista Ravennate, Ass. per la Sinistra, Ass. Senegalo-Ravennate, Attac Ra, AUSER Ra, Casa delle Culture Ra, Circ. Cooperatori Ravennati, Cittadini Diouth-Naguelin Europa, Comitato dopo l’11 ottobre, Comitato per la Legalità e la Democrazia, Confcooperative Ra, Donne in Nero Ra, Emergency Ra, Gruppo Ravenna Viva, Lega Cooperative Ra, Libertà e Giustizia Ra, Libra Società Coop. Soc. , Linea Rosa, Magistratura Democratica Ra, Movimento Federalista Europeo, Ravenna Teatro, UISP Ra e tantissime/i cittadine e cittadini.
Hanno aderito alla manifestazione: Comune di Ravenna, Assessorato Provinciale all’immigrazione, Gruppo87 Sezione Ra di Amnesty International, PRC Provinciale, PDCI Provinciale, PD Provinciale, Ravenna Radicale, Trama di Terre, Ponte Radio, Ass. Femminile Maschile Plurale, Collettivo Studenti Ra, Sinistra Ecologia e Libertà Ra, Sinistra per Faenza, SLAI COBAS per il sindacato di classe Ra, Coop. Personeinmovimento, Comune di Solarolo e tantissime/i cittadine e cittadini.