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Test italiano, in Piemonte la proposta di un odg da presentare alla Regione contro l’applicazione del provvedimento

Gli insegnanti dei CTP del Piemonte rifiutano il ruolo di complici dell’applicazione del decreto che impone la certificazione della conoscenza della lingua italiana per ottenere il permesso di soggiorno Ce lungo soggiornanti e apre alla sperimentazione per l’Accordo di Integrazione non ancora approvato.
Nel documento Per non essere complici espongono le motivazioni del rifiuto ad essere complici e denunciano “l’ennesima negativa misura finalizzata ad escludere
dalla piena cittadinanza una parte ormai consistente della popolazione che vive in Italia”, dichiarando però una piena collaborazione qualora venissero individuati “seri percorsi linguistici e culturali basati sul riconoscimento di un diritto (allo studio, alla formazione, all’educazione permanente…) e non su un obbligo”.
Una vera e propria campagna che ha raccolto moltissime adesioni anche fuori dal mondo degli insegnanti, coinvolgendo docenti universitari, assistenti sociali, operatori, avvocati, cooperative, associazioni, sindacati e ovviamente le realtà che promuovono i corsi di italiano per migranti autogestiti e che ora, con un’assemblea cittadina prevista venerdì 21 gennaio, invita tutti i numerosi sostenitori dell’appello a confrontarsi su come proseguire la campagna.
L’iniziativa si è inoltre concretizzata in un Ordine del Giorno proposto alla Regione Piemonte, dove tra i vari punti, si chiede di assicurare il rinnovo del permesso di soggiorno al migrante inoccupato che sta frequentando un corso di lingua italiana.

Da Bologna a Torino, da Reggio Emilia a Falconara si esprimono gli insegnanti delle scuole di italiano, dei CTP, le associazioni, le scuole di italiano per migranti, nel tentativo di rimettere al centro dell’attenzione la questione del
diritto allo studio e del ruolo che devono avere le scuole, oltre i provvedimenti retorici che celebrando l’integrazione come processo univoco da parte dei migranti ostacolano il reale inserimento nel tessuto sociale come soggetti con diritti pieni, contribuendo a mantenere incerta e precaria la condizione dei cittadini stranieri.

Vedi anche:
Speciale Test di lingua italiana per Permesso CE soggiornanti lungo periodo