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Immigrazione: prima parte barriera Grecia-Turchia a ottobre

In fase di ultimazione la barriera di 120 km per bloccare il flusso di migranti irregolari al confine

Il primo tratto della controversa barriera di fossati e doppio filo spinato lungo 10 km e del costo di oltre tre milioni di euro che fara’ parte di una vera e propria muraglia anti-immigrati sul confine greco-turco sulle sponde del fiume Evros non sara’ ultimato prima del prossimo ottobre, con diversi mesi di ritardo sul previsto.

Lo ha annunciato, come riferisce oggi il quotidiano Athens News, Petros Dagres, il responsabile dell’omonima ditta Dagres Ate che sta conducendo i lavori su questo tratto di barriera.

Secondo Dagres, il ritardo e’ da attribuire alle pessime condizioni atmosferiche che hanno imperversato sulla zona lo scorso inverno. Il costo totale della barriera – la quale si snodera’ lungo le rive dell’Evros (Maric in turco) che per parecchi chilometri segna la frontiera fra la Grecia e la Turchia – dovrebbe aggirarsi intorno ai 5.5 milioni di euro. Il governo di Atene ha voluto innalzare la barriera di cemento, acciaio e filo spinato lungo il corso del fiume per bloccare la massa dei migranti clandestini provenienti dalla Turchia i quali, attraverso la Grecia, cercano poi di raggiungere altri Paesi europei. La muraglia greca – sulla quale saranno installate anche decine di telecamere a circuito chiuso – si dovrebbe estendere complessivamente per 150 km e comprendere un fossato lungo 120 km, largo 30 metri e profondo sette, riempito d’acqua.