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Armenia – Status di rifugiato al richiedente perseguitato per le proprie opinioni politiche

Tribunale di Roma, ordinanza del luglio 2018

Il Tribunale di Roma ha riconosciuto ad un cittadino armeno, oppositore politico, lo status di rifugiato.
L’ordinanza è particolarmente interessante poichè, attraverso la vicenda personale del richiedente protezione internazionale, si ricostruisce la situazione socio-politica in Armenia. Come in casi analoghi, a differenza della valutazione della Commissione Territoriale, il Giudice considera il racconto del ricorrente veritiero e coerente: ad esempio, specifica che “i rilievi sollevati dalla Commissione circa la non ricollegabilità delle aggressione subite dal ricorrente alla sua attività politica, non colgono nel segno. Le carcerazioni e le percosse subite dal ricorrente, riferite con lucidità e chiarezza, sono avvenute a margine di proteste di piazza effettivamente avvenute ed è del tutto plausibile che il ricorrente sia stato aggredito proprio per la sua attività politica. Il ricorrente ha riferito di dettagli che lo riguardavano personalmente, come l’essere trattenuto dalla Polizia e picchiato in almeno due occasioni, descrivendo circostanze del tutto coerenti […]“.
Per il Giudice, “La narrazione effettuata, supportata dalla documentazione allegata, vale a rappresentare le ragioni della fuga che è stata giustificata dalla persecuzione avviata nei suoi confronti in ragione della attività politica e della militanza attiva nel BHK […]“.

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Tribunale di Roma, ordinanza del luglio 2018