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La situazione generale del Mali giustifica l’accoglimento della domanda di protezione umanitaria

Tribunale di Venezia, ordinanza del 14 febbraio 2019

Il Tribunale di Venezia ribadisce per l’ennesima volta che “se è vero che la zona di provenienza di origine del ricorrente (sud del Mali), è astrattamente non a rischio di violenza generalizzata ed indiscriminata, la situazione sociale complessiva del Mali è difficile, a causa dell’inefficienza e della corruzione del sistema politico e giudiziario, oltre che dell’estrema povertà in cui si dibatte gran parte della popolazione. Fonti aggiornate riferiscono che la zona da cui proviene il ricorrente sta subendo un progressivo deterioramento della sicurezza, nonostante il conflitto armato si concentri in prevalenza nella parte settentrionale del Paese. Lo stesso consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, nel prorogare il mandato MINUSMA fino al 30.06.2018, ha espresso preoccupazione anche per il sud del paese (sito refworld), come confermato anche dalla relazione COI del 2017, dove si legge che non vi è alcuna regione del paese che oggi viene risparmiata dall’insicurezza“.

Aggiunge poi il giudice che “ la situazione generale del Mali giustifica l’accoglimento della domanda di protezione umanitaria “.

Il dato più rilevante dell’ordinanza è la concessione della protezione umanitaria al ricorrente per i soli motivi suesposti nonostante il giudice ritenesse le dichiarazione espresse dal maliano “generiche e soprattutto, contraddittorie rispetto a quelle rese avanti la commissione“.

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Tribunale di Venezia, ordinanza del 14 febbraio 2019