Forse sì, a patto di riconoscere in due vicende temporalmente lontane, e sotto molti aspetti incomparabili, una comune matrice: la tensione verso un luogo percepito come libero e la creazione di rotte e spazi alternativi, che in questo libro continuano a essere indicati come “Europe”.
In un viaggio etnografico attraverso una serie di situazioni di confine, di luoghi provvisori e di spazi riappropriati (a Calais, Ventimiglia, Ceuta e Melilla, Atene, Parigi, Patrasso, Pozzallo) si finisce così per imbattersi in altrettante stazioni di un’ipotetica e riaggiornata ferrovia sotterranea, Underground Europe, unica possibile via di fuga rispetto alla geografia claustrofobica e razzializzata dell’Europa di oggi.
Luca Queirolo Palmas insegna Sociologia delle migrazioni presso l’Università di Genova ed è autore di ¿Cómo se construye un enemigo público? Las “bandas latinas” e, con Luisa Stagi, di “Dopo la rivoluzione. Paesaggi giovanili e sguardi di genere nella Tunisia contemporanea“.
Federico Rahola insegna Sociologia dei processi culturali e Teoria dell’immagine presso l’Università di Genova ed è autore di “Zone definitivamente temporanee“. I luoghi dell’umanità in eccesso e, con Massimiliano Guareschi, di “Chi decide? Critica della ragione eccezionalista“.