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Riccardo Miotto - Image
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Unsafety Bill: la “call for artist” lanciata da Talking Hands

Una campagna sul New Online Safety Bill del Regno Unito: saranno vietate le immagini “positive” dei migranti

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Secondo contributo alla “Call for artist” lanciata da Talking Hands in risposta al nuovo Online Safety Bill che con il pretesto della difesa dell’infanzia propone nel Regno Unito di allargare il divieto di diffusione anche ai materiali visivi che mettono sotto una “positive light” le persone migranti che cercano di attraversare la Manica e raggiungere il Regno Unito.

Questo episodio raccoglie le opere di due autori: il fotografo olandese Henk Wildschut che dal 2005 ha documentato l’ascesa e il declino del campo profughi informale, noto anche come la “Jungle di Calais” e l’architetto italiano Riccardo Miotto che da ormai un decennio sviluppa una sua personale ricerca in ambito figurativo sulla Tenda.

I progetti di Wildschut (Sito webInstragram) riguardano in generale lo sradicamento e l’alienazione, le persone che, a causa della sfortuna o di altre circostanze ineluttabili, sono costrette a improvvisare per sopravvivere.

Henk Wildschut – Image

In Riccardo Miotto (Sito webInstragram) la ricerca si concentra in un ambito più squisitamente architettonico, un processo che ci consente di allontanarci per un attimo dal dramma e fermarci ad osservarne gli aspetti costruttivi e le forme.

Immagine di Riccardo Miotto

Quel “delicato equilibrio tra estetica funzionale e dramma umano” di cui parla Frank van Der Stok a proposito del lavoro di Wildschut e che accomuna i due autori, in Henk assumendo quasi un carattere metafisico e mettendo in primo piano una notevole quantità di sfondo e in Riccardo Miotto dove quello stesso sfondo diventa lo stimolo per interrogarci su una nuova idea di spazialità, quel “nowhere” che avvolge le sue tende creando un dispositivo visivo che funziona in positivo e in negativo e dove oggetto e contesto diventano intercambiabili.

Fabrizio Urettini

Sono attivista e art director. Nel 2016 ho fondato Talking Hands, studio artistico permanente che permette alle persone delle comunità di rifugiati di disegnare, creare e vendere prodotti di moda e design.
Talking Hands valorizza la diversità, la comunità, la formazione, il design sostenibile e le pratiche commerciali etiche.