Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Espulsione annullata per difetto di motivazione: la Cassazione censura la “motivazione standardizzata e stereotipata”

Corte di Cassazione, ordinanza n. 12926 dell'11 maggio 2023

La Suprema Corte ha accolto il secondo motivo di ricorso avverso un provvedimento espulsivo del Prefetto di Taranto, con cui si denunciava la violazione dell’art. 111, comma 6, Cost. e dell’art. 132, comma 2, n. 4 c.p.c., per nullità del provvedimento impugnato a causa del difetto di motivazione.

Il provvedimento non riportava e non esaminava, infatti, i motivi di ricorso e i documenti a sostegno prodotti e recava una motivazione standardizzata e stereotipata che non corrispondeva alle censure sollevate nel ricorso e non spiegava perché il decreto di espulsione “non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato”. Si deduceva quindi che la motivazione era apparente, non rendeva percepibile il fondamento della decisione e si basava su argomenti non corrispondenti alle censure mosse col ricorso, dalle quali prescindeva.

Secondo la Suprema Corte:

In caso di ricorso avverso il provvedimento di espulsione del prefetto, il controllo giurisdizionale deve vertere sul riscontro di esistenza dei suoi presupposti, avendo il giudice di pace poteri di accertamento pieni e non già limitati da una insussistente discrezionalità dell’amministrazione (Cass. n. 18 del 2021; Cass. n. 26830 del 2019; Cass. n. 24084 del 2015).

La motivazione del provvedimento impugnato con ricorso per cassazione deve ritenersi apparente quando non consenta alcun controllo sull’esattezza e la logicità del ragionamento decisorio, così da non attingere la soglia del minimo costituzionale richiesto dall’art. 111, sesto comma Cost. (Cass. 7 aprile 2017, n. 9105; Cass. 30 giugno 2020, n. 13248).

Nel caso di specie, la motivazione del decreto impugnato è meramente apparente, in assenza di alcun riferimento nell’argomentazione al decreto del prefetto, ai motivi di ricorso e, tra questi, alla questione relativa alla mancata traduzione in lingua conosciuta dallo straniero“.

Si ringrazia l’Avv. Mariagrazia Stigliano per la segnalazione e il commento.

Assegna il tuo 5‰ al Progetto Melting Pot: scrivi 00994500288
La tua firma per uno sportello di orientamento legale online

Quest’anno destinando il tuo 5‰ a Melting Pot sosterrai l'avvio di uno sportello di orientamento legale online, un servizio a supporto delle persone che si trovano spesso colpite da prassi illegittime della pubblica amministrazione.