Il Tribunale di Napoli ha riconosciuto la protezione Sussidiaria lett. b) ad un cittadino del Pakistan che aveva operato nella Marina Militare pakistana.
Il Collegio ometteva di valutare la concretezza del timore connesso ad un incidente incorso con i servizi di intelligence, ritenendo sufficiente il rischio in cui incorrerebbe il ricorrente nel caso di rientro nel paese di origine. Alla luce delle fonti consultate ex officio, la Commissione territoriale non aveva considerato che per il solo fatto di avere abbandonato le proprie funzioni come personale tecnico della Marina Militare pakistana senza essere stato licenziato, il richiedente si faceva responsabile del reato di diserzione militare, il quale lo esponeva al pericolo concreto di essere arrestato, processato e condannato alla pena detentiva da sopportare in condizioni inumane, in caso di rimpatrio.
Si ringrazia la Dott.ssa Flavia Coppa per la segnalazione e il commento.
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