Il Tribunale di Napoli ha riconosciuto lo status di rifugiato ad un cittadino ucraino che si era sottratto al servizio di leva nel proprio Paese per non essere inviato a combattere nelle zone di guerra con la Russia.
Il Tribunale tiene conto delle notizie reperite ex officio, sul compimento, da parte anche dell’esercito ucraino, di crimini di guerra e di violazioni del diritto internazionale umanitario e l’inasprimento delle pene per la disobbedienza o la diserzione dalle forze armate ucraine. Quindi afferma che se il ricorrente si rifiutasse di arruolarsi, andrebbe incontro a sanzioni di recente inasprite che, prescindendo dalla loro proporzionalità, integrerebbero atti persecutori in quanto inflitti ad un soggetto che si rifiuta di arruolarsi ad un esercito che commette crimini di guerra e contro l’umanità.
Si ringrazia la Dott.sa Silvia Zarrella per la segnalazione e il commento.
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