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“Oltre il ghetto”, il contest contro il caporalato

Le informazioni per partecipare a questa terza edizione

E’ alla sua terza edizione il contest dedicato ai temi dello sfruttamento lavorativo delle persone migranti e le buone pratiche per il contrasto del caporalato in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Oltre il ghetto” è una chiamata al racconto con quattro sezioni, dedicate rispettivamente alle storie di riscatto, alle imprese, ai creativi e ai giornalisti. In palio anche un premio giornalistico. 


Sono quattro le sezioni previste da questa terza edizione:
la prima Sezione è dedicata alle imprese con un contest narrativo rivolto a tutte le attività a carattere imprenditoriale attive in Puglia, Calabria, Sicilia, Campania e Basilicata, che potranno candidarsi raccontando, attraverso un apposito form, le loro buone pratiche di economia etica.  

La seconda Sezione, invece, si rivolge alle organizzazioni del privato sociale impegnate nel contrasto al caporalato e attive nel favorire esperienze di emersione dallo sfruttamento lavorativo di persone migranti, chiamate a raccontare le storie di liberazione ed emancipazione dallo sfruttamento lavorativo di persone migranti, sempre con riferimento alle cinque regioni del Sud Italia: Puglia, Calabria, Campania, Sicilia e Basilicata. 

Tra tutte quelle pervenute, le 3 migliori storie provenienti da ciascuna delle due sezioni di concorso, saranno premiate entrando a far parte della narrazione contenuta  in due video-reportage professionali che saranno realizzati e poi caricati sul canale YouTube del progetto, divulgati sui canali istituzionali disponibili e su tutte le community attive del progetto P.I.U.SUPREME.
Inoltre, concorreranno ai due premi finali di 2.500 euro ciascuno che si aggiudicherà rispettivamente l’impresa e l’associazione la cui storia, raccontata all’interno dei videoreportage, avrà totalizzato il numero maggiore di like, nel tempo di permanenza stabilito, sulla pagina Facebook di P.I.U.SUPREME.  

La terza sezione – ILLUSTRAZIONE – si rivolge ai creativi: graphic designer, illustratori e chiunque voglia esprimere la propria creatività realizzando un manifesto sui temi del rispetto dei diritti e dell’inclusione socio-lavorativa dei lavoratori migranti, del contrasto al caporalato, del consumo critico, della filiera etica. I manifesti potranno essere anche opere non originali e potranno essere candidati da un team o da un singolo autore. 5 opere selezionate dalla giuria del contest, fra quelle pervenute, diventeranno materiale di una mostra web e fruiranno di una ampia diffusione attraverso tutti i canali istituzionali e i social media legati al progetto.  
Delle suddette 5 opere, quella che avrà ottenuto il numero maggiore di like, nel tempo di permanenza stabilito, sulla pagina Facebook di P.I.U.SUPREME, si aggiudicherà un premio in denaro del valore di 1.000 euro.  

La quarta e ultima sezione del contest è quella riservata al Premio Giornalistico e si rivolge ai giornalisti che vogliano candidare inchieste giornalistiche (articoli, reportage fotogiornalistici, podcast d’inchiesta, videoreportage e servizi televisivi), realizzate nelle 5 Regioni del Sud Italia, negli anni 2022 e 2023, che hanno raccontato i temi di “Oltre il ghetto” (caporalato, sfruttamento lavorativo, inclusione e condizioni di vita dei migranti).
Lo staff tecnico del contest provvederà alla assegnazione del premio in denaro del valore di 1.000 euro e di una targa all’autore del servizio vincitore.

Tutti i dettagli su regolamento e scadenze a questo link.

“Oltre il ghetto”, un’iniziativa organizzata nell’ambito del progetto indetto nell’ambito del progetto “P.I.U.SUPREME” Percorsi Individualizzati di Uscita dallo sfruttamento”, Convenzione dell’8 marzo 2019 e successivi Addendum a valere sul Fondo Sociale Europeo, Programma Operativo Nazionale “Inclusione” 2014-2020 Asse 3 – Priorità di Investimento 9i – Obiettivo Specifico 9.2.3. Sotto Azione III – Prevenzione e contrasto del lavoro irregolare e dello sfruttamento nel settore agricolo, CUP: B35B19000250006, intende promuovere un’azione di sensibilizzazione sul tema dello sfruttamento lavorativo dei cittadini di Paesi terzi attraverso una rinnovata cultura delle legalità e dell’accoglienza.