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Mali – Riconosciuta la protezione sussidiaria al richiedente per la grave situazione sociopolitica e di generalizzata insicurezza

Tribunale di Reggio Calabria, decreto del 14 luglio 2023

Foto di Taner Yetim

Il Tribunale di Reggio Calabria con decreto del 23 maggio, pubblicato il 14 luglio, accoglie il ricorso del richiedente asilo maliano riconoscendo la protezione sussidiaria ex art. 14 lett. C del D. Lvo 251/2007 “alla luce della grave situazione sociopolitica e di generalizzata insicurezza che regna attualmente in Mali, in quanto il suo eventuale rimpatrio lo esporrebbe ad un elevato rischio di vedere violati i propri diritti umani, se non addirittura la vita“.

Il ricorrente, proprio in virtù della situazione del paese d’origine, aveva impugnato il decreto con il quale la Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Crotone gli aveva riconosciuto la protezione speciale e non una forma di protezione superiore.

Ed infatti, dalle numerose fonti consultate, risulta che il Mali sia “tuttora caratterizzato da una situazione di forte instabilità, soprattutto per ciò che concerne le regioni settentrionali e centrali“.

Situazione di instabilità che va estesa a tutto il paese, ed infatti “come riportato anche nel documento UNHCR sulla posizione dell’Alto Commissariato rispetto ai rimpatri in Mali, il cui ultimo aggiornamento risale a gennaio 2022, nonché dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America (USDOS), alcuni gruppi armati hanno rafforzato la propria presenza nelle regioni meridionali di Ségou, Sikasso e Kayes, compiendo diversi attacchi terroristici“.

Nella precisa ricostruzione della situazione del paese, prosegue il Tribunale affermando che “le fonti internazionali confermano che attualmente in Mali vi sia una situazione di violenza generalizzata in costante peggioramento e dall’imprevedibile evoluzione…

L’estensione del conflitto a pressoché tutto il Mali, compresa la capitale, rende assolutamente ragionevole ritenere che tutto lo Stato sia caratterizzato da una situazione di violenza indiscriminata“.

Si ringrazia l’Avv. Santino Piccoli per la segnalazione e il commento.


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