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Nziria, l’amaro profondo si fa in tre

Con i proventi della vendita sostenute «tre straordinarie realtà di lotta e resistenza sulle rotte migratorie»

Il progetto solidale nato lo scorso dicembre per aiutare con i proventi le famiglie e organizzazioni che cercano i parenti migranti e desaparecidos, dalle Americhe al Mediterraneo, compie un anno.

Ideato da Carovane Migranti e Marotta&Cafiero Editori, una sinergia tra Torino e Napoli, prende spunto dalla storia di Mario Vergara che ha visto sparire il fratello in una delle zone più violente del Messico.

Vergara finanzia la ricerca del fratello con la vendita di bottiglie di Mezcal nella metropolitana di Città del Messico. «Da qui l’idea di fare qualcosa per aiutare Mario, le Brigadas de busqueda, le Madri e i famigliari degli scomparsi nel Mediterraneo. Un aiuto a quanti hanno bisogno di un supporto economico per continuare la ricerca, organizzare viaggi, chiedere assistenza legale per scoprire la verità sulle scomparse dei propri cari».

Il primo bilancio del progetto è estremamente positivo: «Quasi millecinquecento bottiglie vendute, un risultato inaspettato. Per cominciare abbiamo avuto bisogno di un magazzino e soprattutto di una persona che si occupasse di imballi e spedizioni. Per questo motivo le spese fisse sono state particolarmente alte, ma siamo contenti di aver dato la possibilità ad un ragazzo de La Scugnizzeria di Scampia di lavorare con un contratto regolare», spiegano gli ideatori.

Poi tante serate di presentazione del progetto e di degustazione e le donazioni che hanno aiutato a raccogliere 1.200 euro che sono stati divisi equamente su tre progetti a «tre straordinarie realtà di lotta e resistenza sulle rotte migratorie».

Le tre esperienze sostenute sono quelle di:

  • Sabina Talovic in Montenegro: a Pljevlja lungo la temibile rotta balcanica. Qui ha costituito un gruppo poco più che familiare, Bona Fide. Negli ultimi sei anni ha aperto la propria casa ad almeno 15.000 migranti in transito, soprattutto donne e bambini.
  • Ana Enamorado: una madre honduregna che ha perso suo figlio Oscar nel 2010 in Messico sulla rotta verso gli Stati Uniti. Da quel giorno lo cerca incessantemente e recentemente, dopo essersi trasferita in Messico, ha costituito una rete di madri centroamericane (Red Regional de Familias Migrantes) che cercano i loro figli dispersi.
  • Ruben Figueroa: artefice di decine di Carovane che hanno permesso ad oltre 300 famiglie di riabbracciare i propri cari dati per scomparsi. Tre anni fa scompare anche il fratello ed ora vive da irregolare negli Stati Uniti con la sua famiglia. Recentemente ha dato vita al Proyecto Puentes de Esperanza che ha l’obiettivo di ricercare gli scomparsi delle famiglie centroamericane che vivono negli Stati Uniti.

Per maggiori informazioni sull’amaro, per ordinarlo oppure organizzare delle serate di presentazione e degustazione, è possibile consultare il sito web e la pagina facebook di Spiriti Resistenti.