Videosorveglianza, checkpoint delle forze dell’ordine 24 ore su 24 e per finire uno spesso muro di lamiera lungo ottanta metri e alto tre per separare il “ghetto di Via Anelli” dal quartiere in cui si trova e dalla città di Padova in generale.
Queste sono le risposte che la giunta padovana di centro-sinistra ha dato ad un problema sociale che questa città vive da anni e che i movimenti, da altrettanto tempo, hanno affrontato non solo segnalandolo alla cittadinanza ma anche indicando alcune delle strade possibili per risolverlo senza ledere la dignità di quelle tante persone, uomini donne e bambini, che in quegli appartamenti continuano a viverci semplicemente perché sono senza alternative.
Padova, Via Anelli: stop the wall!
Un reportage fotografico di Paolo Robazza
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