Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Vicenda licenziamenti TNT – Anche una firma è utile!

Mozione di solidarietà ai 100 lavoratori licenziati dalla TNT FastCoop di Limena affinché siano garantiti il posto di lavoro e i diritti acquisiti!

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Il caso dei 100 lavoratori, migranti dalle mille nazionalità, licenziati, da lunedì 28 gennaio 2008, dalla TNT FastCoop a Limena, deve risolversi in un’unica maniera: con la garanzia immediata del posto di lavoro e dei diritti conquistati.

Come lavoratori, delegati RSU e sindacali all’interno di posti del lavoro del Pubblico Impiego e del Privato, non possiamo nascondere la testa rispetto al licenziamento di chi, in qualità di socio lavoratore all’interno del settore logistica (diventato la miniera d’oro del nord-est per i colossi alla TNT e per i loro supporter), ha osato alzare la testa e organizzarsi con un sindacato liberamente scelto (in questo caso un sindacato di base) per rivendicare cose che dovrebbero essere normali quali una busta paga regolare dove vengano retribuite le ore effettivamente svolte, una integrazione da parte dell’azienda per la malattia, il pagamento del lavoro straordinario, l’erogazione di un buono pasto, il pagamento degli arretrati, il riconoscimento degli scatti d’anzianità, l’avere uno spazio dove poter effettuare le pause e la conquista del rispetto da parte dei responsabili della cooperativa.

Tutti questi miglioramenti erano stati ottenuti con un accordo, dopo più e più giorni di sciopero e con l’intervento della mediazione della Prefettura di Padova, il 12 ottobre 2007, accordo siglato dal sindacato di base che rappresenta la quasi totalità di questi lavoratori, ebbene ora lo stratagemma è quello di usare il meccanismo delle scatole cinesi degli appalti e subappalti nascondendo la mano di chi licenzia. La vicenda è ormai nota: Venerdì 25 gennaio, al pomeriggio, la FastCoop (Consorzio Gesconet) comunica ai soci lavoratori che a partire da lunedì 28 gennaio sono licenziati perché è terminato l’appalto di TNT alla Cooperativa.

Che sia una bieca rappresaglia antisindacale è evidenziato dal fatto che il lavoro che veniva svolto dalla Cooperativa a Padova ora è dirottato alle sedi della Cooperativa di altre città :Vicenza, Verona, ecc.) e non a caso la lotta dei lavoratori con il presidio permanente, notte e giorno, della sede TNT FastCoop di Limena, e il loro determinare iniziative di sciopero e blocco anche nelle altre filiali del Veneto fa assumere a questa vertenza un carattere esemplare: la posta in gioco è altissima e non ha prezzo dato che è la libertà di associarsi a qualsivoglia sindacato per aspirare a migliorare le proprie condizioni vita.

Vogliamo che si sappia, anche da parte degli organi istituzionali, Prefettura, Comune, Provincia, che i lavoratori in lotta a Limena sono dalla parte del giusto e che in molti ci identifichiamo nella loro lotta: non lasciamoli soli!

Per il ritiro dei licenziamenti e per la garanzia del reddito e dei diritti di tutti i lavoratori licenziati da TNT FastCoop.