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Ancona – Contro Cie-lager e pacchetti sicurezza

Quasi cinquecento persone hanno preso parte sabato mattina al presidio “No lager! No Cie! Fermiamo il pacchetto sicurezza” convocato in Piazza Roma dalle Comunità Resistenti e dalle associazioni Ambasciata dei Diritti e Ya Basta! Marche.

Persone innocenti dietro le sbarre di un carcere circondato da filo spinato: la rappresentazione della barbarie dei lager per migranti, che gli attivisti hanno simbolicamente ricostruito nel centro di Ancona, a fianco dell’info-point comunicativo allestito su Corso Garibaldi. Nella notte erano apparsi diversi striscioni in città in opposizione ai Cie e alle politiche securitarie.

La manifestazione è la prima risposta in piazza contro l’ipotesi di realizzare un Centro di Identificazione ed Espulsione a Falconara, uno dei siti che il Ministero dell’Interno avrebbe individuato per la localizzazione dei nuovi Cpt. I movimenti e le realtà sociali sono mobilitate per difendere un territorio, come quello delle Marche, libero dalla vergogna dei Cpt, che ha resistito contro il primo tentativo di isituirli nel 2004 a Corridonia (Mc).

Dopo gli appuntamenti di Senigallia, Macerata e Pesaro, l’iniziativa pubblica di sabato è stata anche un’importante presa di parola collettiva contro l’impianto di norme contenute nel pacchetto sicurezza in discussione in Parlamento: “A partire dal diritto differenziale e ritorsivo contro la figura del migrante, il disegno di legge 733 definisce un piano di sottrazione dei diritti e delle libertà da parte di un potere che si prepara a fare la guerra alla diffusa conflittualità sociale che resistere alla crisi.”

Nel pomeriggio di sabato il Collettivo Autonomo ha organizzato un info-point comunicativo contro il pacchetto sicurezza; un’iniziativa analoga della Bottega di Resistenza Globale è prevista per sabato 21 marzo a Fossombrone.
L’appello alla manifestazione

La galleria fotografica

Glomeda Comunicazione
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