Più di un anno fa oltre 20mila persone si sono fermate sotto queste mura, per contestare le leggi che nel nostro paese sanciscono di fatto l’esclusione e la mercificazione delle vite dei migranti, e per chiedere la chiusura di tutti i CPT, strutture che negli anni hanno svelato fino in fondo la loro reale essenza, cioè quella di essere lager di stato per migranti che hanno commesso l’unico “reato” di provare a fuggire dalla povertà, dalla fame e dallo sfruttamento.
Quella manifestazione è stato il culmine di un percorso interno alla società civile che ha fatto crescere consenso intorno alle parole d’ordine chiare ed indiscutibili della chiusura dei lager per migranti.
Come spesso accade i potenti ignorano le piazze riempite di uomini e donne in cammino per la difesa della dignità di tutti e tutte. Così i CPT con le loro mura continuano ad esistere, e quello di Torino continua ad essere uno fra i più efficienti d’Italia per quanto riguarda le espulsioni effettuate. Oggi abbiamo deciso di mostrare con chiarezza a quanti non lo avessero ancora capito, che queste strutture devono essere chiuse!
Oggi una parte del muro che rinchiude uomini e donne innocenti è crollato sotto ai nostri colpi. Abbiamo disobbedito alla legge della segregazione, alla legge dei muri che rinchiudono, che negano la possibilità di esistere per migliaia di uomini e donne.
Abbiamo colpito abbattendolo un muro, oggi, qui in corso Brunelleschi, per far crollare tutti i muri che nel mondo difendono i privilegi dei potenti, nel nostro paese come in Palestina, dove blocchi di cemento alti nove metri vogliono provare a rinchiudere un popolo che da mezzo secolo si ribella per affermare la propria dignità ed il proprio diritto ad esistere. Abbiamo violato le leggi del dominio, disobbedito al razzismo che guida le politiche che istituiscono i CPT, come sempre obbedienti a quella legge della dignità che ogni giorno viene calpestata all’interno delle fortezze dei potenti.
Basta muri Basta lager
movimento delle/dei disobbedienti – torino
