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da Il Resto del Carlino del 19 settembre 2003

Ancona – Centri di permanenza? Mai

Scoppia il caso Cpt, la sigla che identifica i Centri di permanenza temporanei per immigrati destinati all’espulsione che il Governo ha deciso di istituire anche nelle Marche con ordinanza n° 3287 del 23 maggio poi pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Ma nessuno in Regione dice di saperne nulla. E come possa essere sfuggito è un mistero buffo, sia alla luce della fonte (non certo clandestina) sia alla luce dell’imminente firma del Protocollo integrativo sulla sicurezza tra Regione Marche e Governo, più volte annunciato dal presidente D’Ambrosio.

Tutto misterioso, fino a ieri. Quando una trentina di Disobbedienti delle Marche e No global è entrata nell’edificio che ospita la sede della Giunta regionale, a Palazzo Raffaello, per protestare contro l’ipotesi che nasca nelle Marche un Cpt. «I Centri di permanenza temporanea sono strutture carcerarie indegne di una democrazia. Faremo di tutto perché un Cpt non veda mai la luce nelle Marche, e se dovesse sorgere, faremo di tutto per smantellarlo, e lo faremo insieme alla società civile» ha detto l’avvocato Paolo Cognini, uno dei legali più attivi per i fatti di Genova nei giorni del G8. Subito dopo i No global hanno chiesto di incontrare il presidente della Giunta, Vito D’Ambrosio (che era in riunione con gli assessori) e hanno srotolato uno striscione di 15 metri con la scritta «No ai Cpt nelle Marche» dalla finestra del settimo piano. Un altro striscione (nella foto) è stato esposto all’interno.
I Disobbedienti, sorvegliati da agenti della Digos in un clima comunque pacifico, hanno ottenuto un incontro con l’assessore all’Immigrazione e al Lavoro, Ugo Ascoli, che ha sposato totalmente la causa. «Siamo indignati, anzi incavolati neri con il Governo: la Regione Marche non era a conoscenza dell’ordinanza che istituisce un Centro di permanenza temporanea, e non c’è stata alcuna intesa con l’esecutivo Berlusconi». «Dirò di più — ha aggiunto Ascoli —: la Regione non ha partecipato ad alcuna commissione né stretto alcuna intesa sui Cpt, anzi, come ben si sa, si sta muovendo in tutt’altra direzione per risolvere i problemi dell’immigrazione».

Ascoli ha poi contattato la Protezione civile per sapere se per caso lì fosse giunta notizia dell’istituendo Cpt, ricevendo risposta negativa. «In questa materia il ministero può fare il bello e il cattivo tempo — ha commentato l’assessore — superando anche i vincoli dei piani regolatori». Ma la Regione non si dà per vinta. E in serata il presidente D’Ambrosio annuncia: «Le Marche non hanno mai acconsentito all’istituzione di nuovi centri di permanenza temporanea per immigrati, men che meno nel proprio territorio».