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Brescia – Arresti e cariche durante lo sgombero del presidio permanente sotto la gru

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Questa mattina, introno alle ore 6.00, decine di carabinieri e poliziotti sono intervenuti al presidio permanente sotto la gru di Piazzale Cesare Battisti per sgomberarlo. Sono state fermate diversi migranti e antirazzisti presenti, anche se non ci sono numeri precisi, come sempre da una settimana a questa parte, nel piazzale antistante al cantiere del metrobus. Tra questi anche due nostri redattori. La corrispondenza con lo sgombero del presidio con Rosangela della redazione e il suo fermo.

[ Brescia – Dopo lo sgombero azioni e presidi di solidarietà in moltissime città italiane ]
A Padova attivisti sulla gru. Siamo tutti sulla gru!!!! Noi non abbiamo paura

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La cronaca

Ore 7.30: Le forze di polizia avrebbero affermato che non è loro intenzione intervenire sulla gru, ma solo sgomberare il presidio permanente.


ore 7.15:
Sono stati perquisiti da parte elle forze di polizia anche i locali dell’oratorio di San Faustino, a pochi passi dalla gru, dove diversi migranti avevano trovato rifugio e ospitalità nell’ultima settimana.

ore 8.00: Azione di polizia nei dintorni della gru. Fermi e arresti di compagni e compagne presenti in zona.

Ore 8.20: Numerosi compagni e compagne arrestati. Tra loro anche diversi nostri redattori e collaboratori.

Ore 8.45: Dalla gru lancio di oggetti nei confronti di poliziotti che sono entrati nel cantiere. Cariche sui manifestanti sotto la gru. 14 fermi di compagni e compagne oltre a decine di migranti.

Ore 9.15: Pompieri portano mezzi dentro il cantiere con scale. Da sopra urla e minacce di lanciarsi sotto.

Ore 9.30: mezzo dei pompieri dentro il cantiere. Spostati i pali di illuminazione della gru. Vogliono sistemare reti metalliche sotto la gru. In porta Trento presidio spontaneo di compagni e compagne.

Ore 9.45: fermi di polizia anche nei confronti di semplici cittadini che chiedono informazioni. “Ordini dal ministero dell’interno” dicono i funzionari di piazza. Tentativi di allontanamento di giornalisti.

Ore 10.10: Da Via San Faustino la polizia porta via i cassonetti dell’immondizia e impedisce a chiunque di avvicinarsi. Pressioni nei confronti dei giornalisti costretti ad allontanarsi


Ore 10.30: Appuntamento ore 12.00 in Piazza Loggia

Ore 11.00: Carica della Polizia in Via San Faustino, manganellate sui manifestanti

Ore 11.00: In Questura dopo ore arrivano le ambulanze per chi sta male a seguito delle botte della Polizia

Ore 11.30: Annullato l’appuntamento di Piazza Loggia. Tutti in via San Faustino!

Ore 11.40: confermato l’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale Civile di Brescia della redattrice di Radio Onda D’Urto, Rodangela, fermata e ferita durante la prima carica di stamani che ha sgomberato il presidio di piazzala battisti. Rosangela è arrivata in ospedale dalla Questura scortata dalla polizia, che le ha sequestrato il telefono. Impossibile dunque la momento mettersi in contatto con lei per conoscere le sue condizioni. I presenti riferiscono che i medici la stanno visitando. Rosangela lamenta forti dolori ad una spalla e al ventre. Non si hanno notizie invece sulle condizioni degli latri fermati, soprattutto delle altre due compagne che, in Questura, hanno evidenziato problemi respiratori.

Ore 11.50 Rosangela, redattrice di Radio Onda D’Urto, è stata visitata e sottoposta ad ecografia in ospedale. Non ci sarebbero lesioni interne, ma i medici la tengono comunque in osservazione. Nel frattempo la polizia ha però bloccato le due compagne che erano al pronto soccorso per seguire la situazione, sequestrando loro i documenti.

Ore 11.55: Persone in presidio in aumento in Via San Faustino, circa 200. L’appello è raggiungere il piazzale sotto la gru per rispondere a questo attacco.

Ore 12.05: Secondo indiscrezioni date ai giornalisti sul posto pare che i fermati siano accusati di resistenza a pubblico ufficiale.

Ore 12.07: Già 300 persone sotto la gru per il presidio

Ore 12.22: Gli avvocati che stanno seguendo la situazione degli arrestati affermano che al momento dalla Questura non giungono notizie rispetto al numero di fermati e ai loro capi d’accusa. Dagli uffici della Questura hanno comunicato che sono 14 gli italiani fermati e alcune decine gli immigrati ma i due gruppi non possono comunicare tra loro.

Ore 12.37: Il presidio continua ad ingrandirsi, la situazione è tranquilla.

Ore 13.19: Aumenta la militarizzazione nei pressi del presidio sotto la gru. Altri 4 blindati posizionati sotto la gru. Aumenta il numero dei mezzi della Polizia veso via San Faustino.Persistono circa 300 persone al presidio.

Ore 13.22: La Questura conferma l’accusa di resitenza a pubblico ufficiale e istigazione alla violazione delle leggi. Continua a non fornire numeri rispetto ai fermati.

Ore 13.50 Sono 30 i fermati durante la mattinata a Brescia. Il calcolo è effettuato attraverso testimonianze di chi stamattina era in piazza e le comunicazioni che ci giungono dalle persone fermate in Questura. Si tratta quindi di un bilancio provvisiorio in attesa delle comunicazioni ufficiali degli avvocati dei fermati.

Ore 15.00: Rilasciati ma indagati 5 compagn* tra i fermati in questura. Restano all’interno della questura 6 compagn*. Secono l’Ansa sarebbero stati convalidati 3 arresti ai danni di altrettanti migranti, sarebbero ancora 8 o 9 quelli in stato di fermo.

Ore 15.30: Situazione di stasi al presidio di via San Faustino. Imponente schieramento di forze di polizia in tenuta antisommossa, diverse centinaia di compagni e gli immigrati presenti che con determinazione annuciano il proseguimento.

Ore 16.00: Rosangela, la redattrice di Radio Onda D’Urto colpita pesantemente dalle cariche, ha lasciato l’ospedale ma si trova ancora in questura in stato di fermo.

Ore 16.30: Un’altra compagna rilasciata. Il presidio in Via San Faustino continua.

Ore 17.18: Evoluzioni della situazione dei fermati: diventa arresto il fermo per Fabio, uno dei quattro italiani ancora trattenuti in Questura

Ore 17.35: Rilasciati alcuni degli attivisti tra cui Rosangela di radio Onda D’Urto

Ore 17.40: Evoluzioni della situazione dei fermati: diventa arresto il fermo per Fabio, uno dei quattro italiani ancora trattenuti in Questura (per lui resistenza aggravata a pubblico ufficiale). Ancora al vaglio degli inquirenti la posizione degli altri fermati, sia italiani che immigrati.

Ore 18.00: Rilasciata Rosangela, redattrice di Radio Onda d’Urto, ferita questa mattina durante le prime cariche. Per lei botte a braccia e torace, con lussazione di una spalla. Alcuni giorni di prognosi e denuncia a piede libero per manifestazione non autorizzata, nonostante la nostra collega fosse sul luogo delle cariche per lavorare (è stata fermata e malmenata proprio mentre era in collegamento telefonico con noi poco dopo le 6). Stessa accusa anche per Licia, altra antirazzista fermata stamani, rilasciata in questi minuti come Rosangela. In Questura rimangono dunque Umberto, altro redattore della nostra radio in stato di fermo, e Fabio, per cui il fermo si è tramutato in arresto. Fino a domani, comunque, non sembra siano previste udienze davanti al magistrato per la convalida degli arresti.

Ore 18.20: Conferenza stampa a palazzo Loggia da parte dell’amministrazione comunale di Brescia dopo la giornata di repressione di oggi. Grande protagonista, come al solito, il vice-sindaco sceriffo, il leghista Fabio Rolfi. Nessuna apertura alla lotta degli immigrati, ma ancora negazione di legittimità alla protesta e minacce, soprattutto verso i migranti.

Ore 18.30: Arun, uno dei sei immigrati sulla gru da 9 giorni, conferma che lui e i suoi compagni sono adesso in sciopero della fame.

Ore 18.40: Anche a Milano, intanto, prosegue sulla torretta di via Imbonati la protesta contro la sanatoria truffa del 2009. Abbiamo raggiunto telefonicamente Marcelo, uno dei cinque dimostranti in lotta.

Ore 19.00: Molto più pesante di quanto appreso finora il bilancio degli arresti. In manette ci sono 2 italiani e 4 migranti. Per quanto riguarda gli italiani, oltre a Fabio, è stato arrestato un altro giovanissimo bresciano, Diego, preso nella prima fase delle cariche e tenuto nascosto nei locali della Questura per tutta la giornata.Per quanto riguarda i migranti, colpiti i rappresentanti delle comunità e delle realtà maggiormente coinvolte nella lotta. Per altri 12, inoltre, è arrivata l’espulsione per irregolarità con il permesso di soggiorno. Per loro adesso si allunga l’ombra del CIE.

Ore 19.40: Sale improvvisamente la tensione in via San Faustino: spintonamenti fra le prime file del presidio e i cordoni della polizia.

Ore 20:45: Momenti di tensione in via San Faustino. La polizia allontana i giornalisti. Spintonamenti ai danni di alcuni compagni, ma anche di Damiano Galletti (segretario generale della Camera del lavoro di Brescia) e Claudio Bragaglio (esponente Pd).

Ore 21.00: Continua la situazione di calma tesa sotto la gru. Intanto, dopo una lunga mediazione, i sei sopra la struttura hanno accettato di farsi recapitare cibo e bevande da una delegazione di compagni attraversa una funa calata dall’alto. Interrotto dunque lo sciopero della fame iniziato nel pomeriggio: una scelta presa dai sei immigrati sulla gru solo dopo molte insistenze da parte dei solidali presenti 35 metri più sotto

Ore 22:40: la situazione al presidio resta di calma tesa. Si cercano compagn* disponibili per fare il turno notturno e restare a solidarizzare con i migranti sulla gru. Appuntamento rinnovato a domani mattina in via San Faustino

Ore 23:30: un centinaio di compagn* staziona ancora in via San Faustino, si stanno organizzando i turni per restare in zona tutta notte garantendo una presenza che tuteli i sei migranti sulla gru. L’invito per tutti e tutte è quello di restare in contatto con la Radio, domani mattina verranno date informazioni per partecipare all’iniziativa di solidarietà con gli arrestati. Sono infatti attesi i processi per direttissima al Palagiustizia di Brescia.

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