Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

CPT via Corelli: prefetto nega pubblicazione dati annunciate mobilitazioni

Nel tardo pomeriggio di ieri le sottoscritte associazioni hanno incontrato il Prefetto in relazione alla richiesta di pubblicazione di tutti i dati relativi al CPT di via Corelli e alla possibilità di ingressi regolari da parte della società civile (cittadini, associazioni) e della stampa. Insomma, è stato chiesto di porre fine all’omertà istituzionale e di rendere trasparente l’universo CPT per la cittadinanza.

Il Prefetto si è dichiarato nell’impossibilità di dare risposta positiva a qualsiasi delle richieste avanzate, poiché il Ministro degli Interni non l’avrebbe autorizzato. Comunque il Prefetto si è impegnato a reiterare tale richiesta presso il Ministero.

Riteniamo grave che non si voglia rompere il muro di omertà costruito attorno a tutto quanto riguarda i CPT, e pertanto abbiamo deciso di proseguire il percorso con due azioni concrete: una istanza giurisdizionale di accesso agli atti che verrà inoltrata nei prossimi giorni alla Prefettura con la richiesta di pubblicazione dei dati e un presidio-concerto che si terrà il 28 ottobre 2006 fuori dal Centro di Permanenza Temporanea.

Attualmente gli unici dati disponibili relativi ai CPT in Italia sono quelli pubblicati dalla relazione dei Corte dei Conti del 2005, frutto di una accurata indagine da parte dei magistrati. Eppure, anche la Corte è costretta a sottolineare la parzialità dei dati poichè “[…] presso le strutture del Ministero dell’Interno […] il reperimento delle informazioni e dei dati spesso non è risultato agevole richiedendo tempi lunghi e reiterati solleciti”.

Ma anche da questi dati parziali si evince con chiarezza che i CPT assorbono enormi risorse finanziarie, in maniera del tutto oscura e non efficace, oltre a, aggiungiamo noi, essere luoghi di discriminazione su base etnica.
Corelli, per esempio, si trova al 7° posto per capienza, ma al 2° posto per i costi di gestione e al 1° per i costi della convenzione con la Croce Rossa.
Riteniamo doveroso e urgente che i cittadini milanesi possano conoscere l’entità e la finalità di questo enorme investimento di risorse pubbliche.

Ribadiamo la nostra ferma convinzione che i CPT vadano superati, chiudendoli una volta per tutte, poiché l’esistenza di carceri amministrative su base etnica è intollerabile in una società democratica. Ma è altrettanto intollerabile che si giustifichi la necessità dell’esistenza di tali luoghi coprendoli di omertà e negando ai cittadini il più elementare diritto all’informazione.

Ecco perché invitiamo tutte le forze sociali e politiche milanesi alla mobilitazione.

Luigia Pasi – Sincobas
Ilaria Scovazzi – ARCI Milano
Pietro Massarotto – Naga
Luciano Muhlbauer – PRC