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da Reuters del 31 dicembre 2005

Cairo, morte 23 profughi Sudan: chiesta indagine indipendente

Il Cairo – Il gruppo internazionale per i diritti umani Human Rights Watch ha chiesto un’indagine indipendente sulla morte di 23 profughi sudanesi, deceduti ieri nel corso dello sgombero da parte della polizia egizia di un accampamento di fortuna al Cairo davanti alla locale sede dell’Alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati.

“Il presidente Hosni Mubarak dovrebbe nominare con un’urgenza una commissione indipendente per investigare sull’uso della forza da parte della polizia contro i migranti sudanesi”, ha detto il gruppo, che ha sede a New York, in un comunicato ricevuto oggi.

“L’alta perdita di vite suggerisce che la polizia abbia agito con estrema brutalità… Una forza di polizia che agisce in modo responsabile non avrebbe permesso che una simile tragedia accadesse”, ha detto Joe Stark, vice direttore di Human Rights Watch per il Medio Oriente.

Agenti di polizia in tenuta anti-sommossa hanno fatto ieri irruzione nel campo per disperdere circa 3.500 profughi sudanesi, che si erano installati da tre mesi in un parco pubblico chiedendo che fosse loro permesso di emigrare in un altro paese.

I testimoni dicono che la polizia ha picchiato i profughi con i manganelli e ha usato cannoni ad acqua per farli uscire dal campo. Le autorità egiziane hanno riferito che i sudanesi sono morti a causa della calca provocata dal fuggi-fuggi generale, e che alcuni rifugiati hanno lanciato bottiglie e sassi contro gli agenti.

Human Rights Watch ha detto che per regola internazionale la polizia dovrebbe usare mezzi non violenti prima di ricorrere alla forza, e questo solo se strettamente necessario.

Ieri l’Alto Commissariato ha annunciato di essere pronto a fornire ulteriore assistenza ai profughi sudanesi – che hanno abbandonato il proprio paese per sfuggire alla guerra civile – in Egitto, ma di non poter intervenire per aiutarli ad emigrare in altri paesi

La guerra civile tra il nord e il sud del Sudan, durata 21 anni, ha lasciato 4 milioni di persone senza casa, mentre il conflitto nella sola regione del Darfur, nella parte occidentale del paese, ha prodotto altri 2 milioni di profughi.

Un accordo siglato nel gennaio scorso ha messo fine alla guerra civile tra nord e sud, ma molti sudanesi non vogliono rientrare in patria perché temono che l’accordo sia fragile.