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Croazia – Rapporto su espulsioni violente e illegali di bambini e minori non accompagnati

A cura del Centro Studi per la Pace di Zagabria - 30 maggio 2020

Il 29 maggio 2020, il Centro Studi per la Pace – un membro chiave del Border Violence Monitoring Network (BVMN) – ha presentato un nuovo rapporto in collaborazione con l’iniziativa Welcome! .
Il “Rapporto su espulsioni violente e illegali di bambini e minori non accompagnati“, che si rivolge al governo croato, si basa sulle testimonianze raccolte dagli attivisti attraverso il database condiviso di BVMN. La pubblicazione condivide la storia di bambini che hanno cercato protezione presso il governo croato e di come la Croazia abbia risposto con la violenza.

Abbiamo bussato alla porta del Primo Ministro Plenković e del Vice Primo Ministro e Ministro dell’Interno Božinović, che da anni ignorano testimonianze ed accuse e perseguono silenziosamente una politica adulatoria nei confronti dell’Unione europea. Perfino i più vulnerabili – i bambini, non sono esclusi dalla violenza“, ha affermato Tea Vidović a nome dell’iniziativa Welcome!

Il rapporto presentato dalle organizzazioni al governo, contiene le testimonianze di bambini e delle loro famiglie e di minori non accompagnati sui metodi violenti e illegali che hanno dovuto subire per mano delle autorità di polizia. Questo comportamento illegale e disumano viola le leggi nazionali, il diritto internazionale e i diritti umani, impedisce l’accesso alla protezione internazionale e, soprattutto, segna la vita dei bambini. Anche se il governo della Repubblica croata e il Ministero dell’Interno dovrebbero tener conto della particolare vulnerabilità dei minori, rispettare i loro diritti e il principio di superiore interesse del minore, i bambini subiscono la brutalità della polizia e la limitazione della loro libertà, rimanendo per ore senza accesso ad acqua e cibo.

Mentre il governo approfitta di ogni opportunità per sottolineare quanto sia importante proteggere le frontiere, ci chiediamo in che modo la polizia protegge i confini croati? Picchiando i bambini, confiscando i loro effetti personali, bloccandoli nei furgoni della polizia per diverse ore, esposti a temperature estremamente alte o estremamente basse, sparando e usando scosse elettriche, è così che la polizia protegge i confini croati?“, sottolinea Ana Cuća.

Il numero esatto di bambini vittime della brutalità della polizia rimane sconosciuto. Il BVMN ha segnalato 209 casi di espulsioni violente e illegali di bambini dalla Croazia a partire dal 2017, mentre Save the Children ha registrato 2.969 espulsioni di bambini alle frontiere nei Balcani occidentali durante i primi 9 mesi dello scorso anno.

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Due cause sono attualmente pendenti presso la Corte europea dei diritti dell’uomo contro la Croazia, entrambe riguardanti violenze e respingimenti. La prima riguarda la famiglia della defunta Madina Hussiny, la bambina di 6 anni uccisa al confine serbo-croato. La seconda riguarda il respingimento, la detenzione illegale e il trattamento disumano da parte della polizia croata di un ragazzo siriano di 17 anni, che è stato respinto in Bosnia-Erzegovina nonostante richiedesse asilo in Croazia.

L’ultimo rapporto presentato è il sesto rapporto sulle espulsioni violente e illegali pubblicato negli ultimi quattro anni, ed è il risultato del lavoro collettivo del Centro Studi per la Pace, della Society for Psychological Assistance, dell’Iniziativa Welcome! e di Border Violence Monitoring Network. Contiene anche un breve romanzo a fumetti basato sulla storia della piccola Madina, la bambina uccisa alla frontiera, per la cui morte nessuno risulta ancora indagato.

Parte del fumetto dell'artista Ena Jurov contenuto nel rapporto.
Parte del fumetto dell’artista Ena Jurov contenuto nel rapporto.

Pertanto, le organizzazioni chiedono al Governo e al Ministero degli Interni di assumersi finalmente la responsabilità per le azioni di coloro che autorizzano e commettono violenze sistematiche. Le istituzioni preposte sono tenute a indagare su coloro che commettono violenze e respingono i bambini bisognosi di protezione. Tutti i bambini meritano giustizia e protezione.

Leggi il report completo (ENG)