Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

da Il Gazzettino - Cronaca di Udine del 5 marzo 2004

Diciotto ore in coda davanti all’Ufficio. Poi gli spintoni per arrivare primi

Non si è ancora esaurita l’attesa degli extracomunitari per un posto di lavoro. Dopo la lunga coda iniziata mercoledì pomeriggio davanti all’ufficio provinciale Servizio conflitti del lavoro di Borgo Sant’Antonio (ex Collocamento), ieri mattina oltre duecento stranieri hanno presentato domanda per le 92 quote riservate ai lavoratori a tempo determinato o indeterminato e per le 420 degli stagionali. Ci vorrà un mese per sapere l’esito finale, perché nelle graduatorie saranno incluse le domande spedite per posta.

La chiamata alle fabbriche, disposta dal decreto regionale, in applicazione delle disposizioni del Ministero del lavoro, si è svolta regolarmente, nonostante qualche momento di tensione. In prima battuta, i funzionari dell’ufficio non hanno riconosciuto la validità dell’elenco predisposto dagli stessi lavoratori, sulla base dell’ordine d’arrivo. Ciò ha determinato malumori e un certo disordine, dato che diventava impossibile ricostruire la precedenza. Dopo 18 ore di attesa, al freddo, in coda per l’intera notte sotto il porticato del Bronx, il timore di perdere il diritto acquisito con tanto sacrificio si è trasformato in rabbia. Soltanto brevi istanti di nervosismo, perché la lista è stata subito ripresa in considerazione e tutto è proseguito ordinatamente. Da qui, il fluire sollecito delle persone, ammesse poche alla volta nell’ufficio.

L’afflusso è proseguito nel pomeriggio (ma poco dopo le 12 la coda era smaltita): a fine giornata sono state raccolte circa 200 domande, ma ci vorrà del tempo per sapere quanti di loro avranno la possibilità di avverare un sogno: un posto di lavoro o il ricongiungimento familiare con fratelli e genitori rimasti in Patria. «La metodologia scelta dall’Amministrazione regionale – spiega l’assessore regionale Roberto Cosolini – ha permesso che il flusso di lavoratori non si sia concentrato solo ed esclusivamente presso gli uffici preposti dalle Province, ma si sia distribuito anche nei numerosi uffici postali presenti sul territorio regionale, evitando quegli episodi di disordine ed anche di tafferugli che hanno invece di recente caratterizzato la stessa presentazione in altre parti d’Italia. Desidero ringraziare gli uffici delle Province, per il lavoro svolto nella giornata odierna (ieri, ndr) e le Forze dell’Ordine per la collaborazione prestata».