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da Le Monde del 14 settembre 2006

Francia – Emergenza Cachan

Più di tre settimane dopo la sistemazione “provvisoria” di una parte degli ex squatter de Crous di Cachan – il più grande squat di Francia – nel liceo di Belle-Image, aperto dal sindaco della città, la situazione non dà segni di evolvere. Non si intravede nessuna soluzione e, come era facile immaginare, le condizioni di promiscuità, di igiene iniziano a porre delle qustioni sanitarie su cui le autorità non si esprimono.
Quanti sono, questi occupanti del liceo originari del Mali, della Costa d’Avorio e del Maghreb? Non meno di 516 persone candidate ad ottenere un alloggio sono state recensite dalla municipalità, il 31 agosto, tra le quali 164 bambini e 190 sans-papiers. Queste cifre sembrano esorbitanti alla prefettura di Val-de-Marne.
La prefettura infatti parla di una sorta di “richiamo”: presone che non proverebbero dallo squat e che si sarebbero unite al gruppo iniziale composto di circa 150 persone che si era accampato sulla strada prima di essere accolta nell’edificio scolastico. Un conto più recente, effettuato dai delegati del lieco e trasmesso alla municipalità di Cachan parla di circa 250 presone che sembra corrispondere alla realtà.
Le donne raggruppate nel lieco – mentre gli uomini dormono negli spogliatoi e nei corridoi – si appoggiano su materassi ravvicinati che lasciano appena lo spazio per il passaggio. La maggior parte di loro condivide quello che non osiamo definire uno spazio vitale con i loro figli e neonati. Le gastro-interiti, i problemi di dissenteria, le bronchiti che colpiscono i bambini sembrano essere in leggera diminuzione ma sarebbe stato individuato un caso di scarlattina, isolato in ospedale. Grazie ad un accordo con il comune di Cachan la farmacia Talbot distribuisce gratuitamente medicinali a quanti non usufruiscono del sussidio sanitario statale.
In tre settimane circa 150 ricette sono state presentate in framacia e Rosine Talbot, la titolare, sottolinea con preoccupazione che le condizioni di vita nell’edifico in cui si reca ogni giorno favoriscono la trasmissione di numerose infezioni. Più preoccupanti i sintomi di tubercolosi ai polmoni constatati su una donna di 29 anni che è stata rivcoverata il 7 setembre nel reparto di malattie infettive di uno degli ospedali di Parigi. (…) .

Di fronte all’emergenza sanitaria e ai rischi di diffusione di infezioni è stato richiesto l’intervento dei servizi dello Stato. (…) Il prefetto continua a ripetere la sua posizione: un alloggio gratuito in albergo per le persone in situazione regolare che sarebbero poi inserite in un programma di inserimento in alloggi sociali. Mentre per i sans-papiers la promessa di un aiuto di circa 6000 euro ma nessuna regolarizzazione. Di fronte a queste proposte, gli occupanti del liceo sostenuti da alcune associaizioni, tra cui il DAL (Diritto alla casa) rifiutano in blocco di disperdersi.

(Robert Belleret)