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Lampedusa e l’occultamento dei minori

di Fulvio Vassallo Paleologo, Università di Palermo

IL centro di detenzione/accoglienza della ex base Loran potrebbe ospitare un massimo di 180 persone ed invece ce ne sono alloggiate spesso più di 250. Come è incerta la denominazione giuridica dei centri rimane incerta la condizione giuridica delle persone che vi sono ospitate, anche per settimane, ben oltre le esigenze del primo soccorso ed assistenza.
In questa struttura mancano le cabine telefoniche ed i minori riescono a telefonare (con la scheda di 5 euro che viene loro consegnata ogni dieci giorni) solo facendo code lunghissime per utilizzare dei cellulari forniti dalla associazione Lampedusa Accoglienza (ente gestore di entrambi i centri).

Anche al centro di Contrada Imbriacola i minori si lamentano di non poter uscire di non sapere nulla del loro destino, e delle condizioni di detenzione. Qui ci sono circa anche una decina ragazzine. Dividono gli spazi anche con adulti. Le stanze da loro occupate sono assolutamente inadatte a ospitare minori: materassi di gommapiuma buttati per terra, bagni e pavimenti luridi. Chissà se hanno dato la possibilità ad ospiti tanto illustri di visitare anche questi luoghi di degrado.

Tra i minori non accompagnati trattenuti a Lampedusa qualcuno sta per compiere 18 anni e si trova rinchiuso nel centro di Contrada Imbriacola da diverse settimane senza che ancora gli sia stato permesso di inoltrare domanda di permesso di soggiorno per minore età.
Tutti questi minori non accompagnati esprimono evidenti segni di sofferenza e di disagio psichico anche perchè nessuno li informa sulla sorte che li attende. Sembra che a volte scoppino anche risse. Una situazione che non è tollerabile e rispetto alla quale tutte le istituzioni e gli organi di controllo hanno il preciso dovere di intervenire.
Una situazione sulla quale sarebbe stato meglio che la visita della Jolie e di Gutierrez avrebbe dovuto scoprire e portare all’attenzione dell’opinione pubblica e della magistratura.
Ed invece ancora una volta la cappa della censura e dell’omertà è calata su Lampedusa, mentre l’attenzione generale era rivolta alla sceneggiata del rilievo delle impronte digitali dell’ambasciatrice ONU, e alle manifestazioni di entusiasmo per la presenza nell’isola di ospiti tanto illustri. Di nascosto, intanto, alla viglia della giornata del rifugiato, continuava il calvario dei minori stranieri non accompagnati abbandonati da settimane nell’isola di Lampedusa.