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“Le Collectif des Tunisiens de Lampedusa à Paris” occupa uno stabile per il diritto all’accoglienza e per la libertà di circolazione in Europa

“Ni police ni charité. Un lieu pour s'organiser” - Nè polizia nè carità. Un luogo per organizzarsi!

Dopo aver animato il corteo del Primo Maggio di Parigi, con uno spezzone acceso e determinato, “Le Collectif des Tunisiens de Lampedusa à Paris” ha occupato la sera stessa uno stabile di tre piani del comune in Avenue Bolivar, 19eme Arrondissement.

Circa 200 tunisini, che finora si erano accampati a Porte de la Villette, trovando spesso ospitalità grazie a associazioni e volontari locali, sono entrati intorno alle 23 e hanno dichiarato occupato l’immobile.

La mattina del 02 Maggio hanno lanciato un appello, che chiamava attivisti e cittadini a recarsi sul posto e sostenere l’occupazione, per sensibilizzare il quartiere, anche in vista dell’arrivo della polizia. La police nationale ha tentato sin dal mattino di fare pressione sugli occupanti, lasciando però il luogo nel tardo pomeriggio. Il presidio di fronte allo stabile è stato molto partecipato durante tutta la giornata, con un significativo rifornimento di coperte, materassi, alimenti e medicine.

Le richieste dell’appello sono chiare: che ciascuno possa entrare e uscire liberamente dall’immobile e lasciar passare vettovaglie e beni di prima necessità; che la polizia non proceda ad alcun arresto nei confronti dei migranti tunisini, né qui né in tutta Parigi; infine, un impegno del comune di Parigi a fare pressioni sulla Prefettura e il Governo per il rilascio di documenti e dei tunisini in stato di fermo.

La rivendicazione dei tunisini si legge a partire dal loro striscione: “Ni police ni charité. Un lieu pour s’organiser” (Nè polizia nè carità. Un luogo per organizzarsi). Lo spazio viene reclamato non solo a partire dal diritto all’accoglienza e all’abitare, ma anche come luogo da cui far partire un coordinamento di migranti, che accolga i prossimi tunisini che arriveranno dall’Italia, che diffonda notizie legali, informazioni su diritti e impiego.

Anche questa volta, come durante la carovana in Tunisia, ci è sembrato di avere davanti ragazzi giovani ma straordinariamente consapevoli, che scelgono di prendere parola nella festa dei lavoratori, incitando i militanti sindacali a urlare “Sarkozy Dégage!”, che rivendicano la partecipazione alla rivoluzione, e al contempo vogliono costruire, anche nella condizione migratoria, le premesse per la continuità con quegli stessi diritti e quelle stesse rivendicazioni con cui il 14 gennaio sono scesi in piazza per rovesciare il governo di Ben Ali.

Oggi, 3 maggio, si è ottenuto un primo importante risultato: le pressioni sulla Mairie e le trattative hanno portato ad una prima offerta di 100 posti letto messi a disposizione ed altri 50 pronti per domani.

Leggi l’appello e segui la diretta dall’occupazione, qui!