Un migrante sudanese è stato ucciso giovedì da un colpo di arma da fuoco dopo essere stato riportato sulla spiaggia di Abusitta, Tripoli, dalla Guardia Costiera libica insieme ad altre 102 persone. Lo rende noto l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM). Secondo i medici OIM che lo hanno immediatamente soccorso, stava cercando di fuggire per non essere trasferito nei centri di detenzione. Il migrante, colpito allo stomaco da colpi sparati da uomini armati, è deceduto nonostante l’intervento dei medici.
Per OIM “questa tragedia sottolinea ancora una volta la gravità delle condizioni in cui si trovano i migranti che, dopo aver pagato trafficanti per raggiungere l’Europa, sono riportati a terra dalla Guardia costiera libica solo per poi ritrovarsi in centri di detenzione le cui condizioni sono state già ampiamente denunciate dall’OIM e dall’ONU“. Potete trovare puntuale conferma nell’ampia mole di articoli, report e testimonianze dirette dei migranti nel sito Dossier Libia.
L’OIM chiede inoltre al governo libico di aprire un’inchiesta su questo incidente per identificare e arrestare i responsabili. E’ evidente che la Libia non può essere considerato un paese sicuro, ed è perciò altrettanto evidente come sia necessario stralciare immediatamente l’accordo tra l’Italia e la Libia e inserire nell’agenda del mini-summit del 23 settembre a Malta, al quale parteciperanno Germania, Francia, Malta, Italia e Finlandia, un piano immediato di evacuazione dei migranti verso i Paesi dell’Unione europea.