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Macerata – Presidio contro il pacchetto sicurezza sotto la Prefettura

Diritti e reddito contro la crisi in Piazza della Libertà

Si è svolto questa mattina in Piazza della Libertà il presidio contro il pacchetto sicurezza organizzato dal Centro Sociale Autogestito Sisma di Macerata, dal Csoa JollyRoger di Civitanova Marche e dall’Associazione Ambasciata dei Diritti Onlus.

Migranti e attivisti si sono ritrovati insieme davanti al palazzo della Prefettura di Macerata per denunciare la grave minaccia ai diritti e alle libertà rappresentata dai provvedimenti contenuti nel disegno di legge 733 in discussione in Parlamento.

Dalla possibilità per gli operatori sanitari di denunciare i clandestini che trasforma i medici in spie, all’introduzione del reato di clandestinità, dalla tassa di 200 euro per il permesso di soggiorno alla proroga fino a 18 mesi del periodo di trattenimento nei CIE.

“Attraverso le politiche securitarie che autoritariamente impone, il governo è sui migranti e sui soggetti più deboli che vuole scaricare il costo e le responsabilità di una crisi che ci lascia senza lavoro, senza futuro, senza dignità. Il pacchetto sicurezza è un attacco ai diritti fondamentali di tutti, un attacco alla sicurezza e alla libertà di chi vive e lavora nelle nostre città.”

La manifestazione di oggi inaugura un percorso di mobilitazione in tutto il territorio provinciale contro l’ipotesi di realizzare un Centro di Identificazione e Espulsione a Falconara e contro le norme gravemente discriminatorie e repressive del pacchetto sicurezza, a partire dall’opposizione materiale alla possibilità di istituire delle ronde cittadine nei nostri territori.

Sulla questione della soppressione del divieto di segnalazione dei cittadini migranti privi di permesso di soggiorno, sarà promossa una campagna che chiamerà tutti gli operatori sanitari, a partire dai primari, a dichiararsi indisponibili ad ogni segnalazione, garantendo la completa agibilità del diritto alla salute per i cittadini migranti. Così come già avvenuto a Senigallia in occasione della manifestazione “Medici, non spie!” la scorsa settimana.

Un’iniziativa analoga, promossa dal Csa Oltrefrontiera, si è tenuta nel pomeriggio a Pesaro.

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