La proposta del Governo Nazionale di usare il Residence degli aranci
di Mineo come centro di accoglienza per immigrati preoccupa non poco i
sindaci e gli abitanti dell’ area calatina, che temono un nuovo
“effetto Lampedusa”. Stamane il ministro Maroni ha raggiunto Catania
per fare il punto in prefettura sull’ emergenza immigrazione, che vede
la Sicilia protagonista su tutti i fronti. Nelle prime ore della
mattina, il presidente della Regione Raffaele Lombardo ha incontrato a
palazzo Esa i sindaci della provincia di Caltagirone per illustrate un
primo piano relativo all’ utilizzo del centro individuato a Mineo per
ospitare olre 7mila clandestini. In molti sembrano voler boicottare
questa decisione. Il deputato regionale dell’Mpa, Giuseppe Arena, e il
coordinatore provinciale etneo di Fli, Puccio La Rosa, lo scorso 23
febbraio si sono incatenati assieme ad altri esponenti dei due partiti
sotto gli occhi dei marines che sorvegliano la struttura in affitto al
governo Usa sino al prossimo 31 marzo. A causa della crisi generale
che sembra aver investito Egitto, Libia e Tunisia, i barconi carichi
di migranti individuano come approdo naturale le coste dell’ isola che
apre ai tanti disperati le porte della vicina Europa. E proprio ieri a
Catania, è arrivata la nave della marina militare con a bordo i nostri
connazionali rimpatriati anche grazie all’ aiuto della popolazione
locale. In una Libia prigioniera dell’ incertezza e che non può ancora
dirsi libera dallo spettro dittatura,rosegue in queste l’ esodo di
profughi verso la frontiera della Tunisia. In base a quanto si
apprende autorità locali sembrano aver reso definitivamente permeabile
il confine l’ Italia deve affrontare da sola l’ emergenza.
Maroni a Catania – Lombardo incotra sindaci calatini
di Andrea Di Grazia
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