Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Reggio Emilia – Presidio contro il pacchetto sicurezza

Comunicato dell’ass. Città Migrante

Abbiamo aderito alla rete contro il pacchetto sicurezza e mentre oggi a Roma si sta svolgendo una manifestazione in tante città di Italia i migranti hanno organizzato variemobilitazioni. Anche noi a Reggio Emilia abbiamo deciso di scendere in piazza, di non rimanere in silenzio mentre sta per essere varato questo obbrobrio che è chiamato “pacchetto sicurezza”, il disegno di legge 733 che va a modificare il Testo Unico sull’immigrazione e altre leggi che interessano i cittadini stranieri e non solo.

Vengono introdotti ostacoli nelle procedure per i ricongiungimenti familiari, per ottenere la carta di soggiorno diventa necessario superare un test d’italiano prevedendo che questa possa essere richiesta per i propri familiari solo se anche loro soggiornano regolarmente in Italia da almeno cinque anni, il prolungamento dei tempi per l’acquisizione della cittadinanza, nuovi vincoli per l’iscrizione all’anagrafe. Chi chiede il permesso di soggiorno deve firmare un “accordo d’integrazione” a crediti (è il cosiddetto permesso a punti) impegnandosi a raggiungere precisi “obiettivi d’integrazione” entro la scadenza del permesso. La perdita dei crediti comporta la revoca del soggiorno e l’espulsione. Si introduce una tassa sempre più onerosa sul permesso di soggiorno.

Viene inoltre introdotto il reato di immigrazione clandestina che prevede un’ammenda da 5 a 10mila euro. Chi è senza permesso di soggiorno rischia di essere denunciato dal medico se va al Pronto Soccorso, non potrà più riconoscere i figli e le figlie, sposarsi ed inviare i soldi a casa. Il Ddl 733 prevede inoltre la detenzione nei CIE (ex CPT) fino a 18 mesi.

E chi è che dovrebbe sentirsi più sicuro? L’unica sicurezza è quella dei diritti negati.

In nome della sicurezza la nostra vita diventerà impossibile, fatta di insuperabili ostacoli burocratici e nuovi ed inutili adempimenti amministrativi, in nome della sicurezza veniamo disegnati come soggetti pericolosi, in nome della sicurezza si restringono i diritti ormai ridotti al minimo.

In nome della sicurezza si vuole scaricare sui migranti il prezzo di una crisi economica globale diventata ormai ingestibile. Il governo e le parti sociali alleate stanno gestendo la crisi sul piano mediatico spettacolare prestando il fianco nell’individuare il migrante come nemico comune, pericoloso e che compete nella spartizione delle briciole.

Noi non accettiamo in silenzio le etichette che ci vorrebbero imporre. Siamo uomini e donne, famiglie, i nosrti bambini vanno a scuola, siamo parte del tessuto sociale ed economico e vogliamo essere protagonisti nella costruzione del futuro arginando il razzismo che si sta diffondendo e affermare nuovi diritti per tutte e tutti.

– Contro il Pacchetto sicurezza e il modello di società che propone.
– Per l’abolizione immediata della legge Bossi-Fini, perché perdere il lavoro a causa della crisi rappresenta per le persone migranti una condanna alla clandestinità.
– Per la regolarizzazione di tutte e tutti.
– Contro il legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, dispositivo di controllo che imprigiona le persone migranti e rende precaria la vita di tutte e tutti.
– Contro la criminalizzazione di chi fugge da guerre e persecuzioni.
– Contro le classi separate per i bambini e le bambine stranier@.
– Contro la militarizzazione dei confini, delle città e delle strade.
– Contro l’ansia e la paura in cui vorrebbero farci vivere.
– Per ripensare insieme un’idea di cittadinanza che garantisca a tutt@ i diritti fondamentali e la libertà di scelta e di movimento

ass. Città Migrante – Reggio Emilia