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Report di Save the Children: “Nascosti in piena vista. Minori migranti in viaggio (attra)verso l’Europa”

Abusi, violenze inaudite e respingimenti illegali lungo la rotta balcanica e alle frontiere del Nord Italia

Foto di Gianfranco Ferraro @ Save The Children

La denuncia dell’organizzazione in un nuovo rapporto a cura del giornalista Daniele Biella, accompagnato sul campo dal fotoreporter Alessio Romenzi. In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, il Rapporto lancia un allarme sui moltissimi minori soli che si muovono come fossero fantasmi lungo le rotte tra Oulx, Ventimiglia, Udine e Trieste.

Si spostano a piedi, nascosti sotto i camion o sui treni, trasportati in macchina in autostrada dai passeur, attraversano boschi e montagne pericolose come il Passo della morte tra Italia e Francia, spesso di notte, per superare confini blindati, vengono respinti una, due, dieci, venti volte, in modo spesso brutale e illegale, nonostante abbiano meno di 18 anni, anche tra Paesi Membri dell’Ue. Ma non si arrendono. Sono tanti i racconti dei minori stranieri non accompagnati, a volte poco più che bambini, che parlano delle atrocità subite o a cui hanno dovuto assistere, soprattutto lungo la rotta balcanica: ragazzi che raccontano di essere stati derubati, picchiati, denudati in Croazia, detenuti e sottoposti a violenze in Bulgaria.

Minorenni invisibili che sono continuamente esposti al rischio di incidenti, traffico di esseri umani, violenze psicologiche e fisiche, anche per mano istituzionale. Una volta arrivati in Italia, minori e famiglie continuano a essere vittime di respingimenti alle frontiere interne, che in particolare per i minori soli 1, sono illegali. Solo nel mese di aprile sono stati 107 i minori stranieri non accompagnati che hanno fatto ingresso in Italia dalla rotta balcanica intercettati e accolti nel sistema di protezione italiano. La punta di un iceberg ben più consistente. Sempre ad aprile, 24 di loro hanno invece lasciato volontariamente le strutture di accoglienza del Friuli Venezia Giulia per raggiungere la frontiera ovest italiana, al confine con la Francia, a Ventimiglia o a Oulx. E ancora 24 sono le segnalazioni di respingimenti da parte della polizia di frontiera francese.

La voce di questi ragazzi coraggiosi ma ‘invisibili’ è stata raccolta da un team di ricerca di Save the Children per fare luce su una rotta delicata e complessa, due mesi trascorsi tra Oulx, Ventimiglia, Udine e Trieste, ripercorrendo le tracce di minori e famiglie nei luoghi di passaggio formali e informali, lungo i sentieri di montagna in entrata dalla Slovenia e in uscita verso la Francia, ascoltando le loro voci, così come quelle delle persone e organizzazioni della società civile che li stanno aiutando, oltre alle istituzioni territoriali che hanno competenza lungo quelle frontiere.

Il rapporto “Nascosti in piena vista. Minori migranti in viaggio (attra)verso l’Europa” sintetizza un lavoro sul campo che vuole gettare luce su ciò che quotidianamente accade alla Frontiera Nord d’Italia, interessata da un passaggio continuo di minorenni stranieri non accompagnati, che entrano ogni giorno in Friuli-Venezia Giulia, tra Trieste e Udine, dove arrivano a piedi dalle montagne carsiche o lasciati nelle strade di provincia da passeur senza scrupoli. Da qui o dalle regioni meridionali dove sbarcano, una decina di minori non accompagnati raggiungono inoltre ogni giorno Ventimiglia, in Liguria.

Foto di Gianfranco Ferraro @ Save The Children
Foto di Gianfranco Ferraro @ Save The Children

A Oulx, sempre sul confine italo-francese, ogni giorno sono almeno tre/quattro i minori soli ad approdare a un rifugio che li accoglie dopo i traumi e le fatiche del loro viaggio. I minorenni non accompagnati sono in gran parte maschi, ma non mancano i casi di ragazze in viaggio da sole, in particolare da Paesi dell’Africa Occidentale. Il rischio di tratta e sfruttamento è concreto: in mancanza di vie legali e sicure gli e le adolescenti sono esposti a grandi rischi, ad attraversare pericolosi sentieri di montagna di notte, a vivere di stenti, a fidarsi dei passeur e di chiunque prometta loro un aiuto per l’attraversamento dei confini.

Tutto questo avviene quasi alla luce del sole. Ma solo per chi lo vuole vedere. Le frontiere sono ancora più chiuse dallo scoppio della pandemia e la libera circolazione del trattato di Schengen sembra il ricordo di un passato lontano. In Francia, a Mentone, i minori soli – come riferiscono gli attori locali e gli stessi minori intervistati – oltre a venire rinchiusi in container alla stregua degli adulti, si vedono la propria data di nascita cambiata 2 per risultare maggiorenni e quindi respingibili verso Ventimiglia, mentre tra la cittadina italiana di Claviere e la francese Monginevro, come denunciano gli operatori, se trovi il “poliziotto buono” sei accolto e tutelato, altrimenti vieni considerato maggiorenne e devi tornare da dove sei partito qualche ora prima.
A Trieste, fino a pochi mesi fa le forze di polizia italiane seguivano una prassi non meno preoccupante verso chi arrivava dalla Slovenia, la quale prevedeva che, in assenza di dubbi della polizia sull’età adulta, si potesse prescindere dall’eventuale dichiarazione di minore età – non applicando quindi le garanzie, anche giurisdizionali, previste per l’accertamento dell’età dalla L.47/2017 (Legge Zampa) 3 – con il risultato che l’Accordo italo-sloveno che prevede la possibilità di riammettere i migranti sul territorio sloveno in maniera informale rischiava di essere applicato anche ai minorenni.

Foto di Gianfranco Ferraro @ Save The Children
Foto di Gianfranco Ferraro @ Save The Children

A fine aprile 2021 erano 6.633 4 le ragazze e i ragazzi stranieri non accompagnati censiti sul territorio italiano; nello stesso mese in 302 si sono allontanati dalle strutture di accoglienza.

Sempre ad aprile 2021 gli ingressi registrati in Italia sono stati 453, di cui 149 da sbarchi. Gli altri 304 sono invece stati rintracciati sul territorio, probabilmente passati dalla Rotta Balcanica a piedi o con i camion. Questo i dati ufficiali anche se, secondo stime degli operatori, il numero complessivo potrebbe essere molto più alto.

Scarica il report completo ( clicca qui per il pdf )

  1. Il testo della sentenza della Corte di Giustizia Ue: https://curia.europa.eu/jcms/upload/docs/application/pdf/2013-06/cp130071it.pdf
  2. https://www.hrw.org/it/news/2021/05/05/378427#
  3. In seguito a due direttive del 2020 della Procura presso il Tribunale per i Minorenni. La prima del 31 agosto 2020 della Procura presso il Tribunale per i minorenni di Trieste aveva come oggetto proprio il “rintraccio di sedicenti minori stranieri non accompagnati” ed è stata poi integrata con una seconda, diffusa il 21 dicembre 2020, per chiarire “alcuni aspetti problematici emersi nella prassi applicativa”. Problemi che hanno portato alla “forte preoccupazione” di numerosi enti della società civile per la situazione dei minori, espressa e documentata in un comunicato stampa del 5 febbraio 2021 in cui si denunciava il contrasto tra la prassi delle direttive e la L. Zampa e con una lettera aperta datata 9 febbraio 2021 che chiedeva conto del rischio di riammissione in Slovenia di minori non considerati tali dalle forze dell’ordine italiane in frontiera.
  4. Il report di aprile 2021 del Ministero del Lavoro: https://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/immigrazione/focus-on/minori-stranieri/Documents/Report-MSNA-mese-aprile-2021.pdf