Almeno 662 rifugiati ieri, altri 442 venerdì scorso e circa 300 il giorno prima: queste cifre, messe a disposizione dall’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Acnur/Unhcr), mostrano come continui senza sosta la fuga della popolazione dalla Somalia verso il Kenya, dove soprattutto donne e bambini cercano scampo dalle tensioni. Dal 13 settembre, sempre secondo l’Acnur/Unhcr, più di 3.400 somali hanno seguito la strada che li ha portati fino al posto di confine di Liboi, dove vengono raccolti dagli operatori umanitari internazionali e portati nei campi profughi allestiti in territorio keniano. Solo negli ultimi giorni almeno due persone sono morte, ma sempre più cittadini in fuga, e in particolare bambini, giungono al confine con sintomi di malnutrizione e grave affaticamento. E gli scontri dello scorso fine settimana intorno al villaggio di Dobley, a circa 18 chilometri dalla frontiera di Liboi, secondo l’Acnur/Unhcr potrebbero spingere sempre più persone ad affrettarsi a lasciare la Somalia e raggiungere il Kenya. Sempre secondo le statistiche dell’Alto commissariato, dall’inizio dell’anno già almeno 26.300 somali l’hanno fatto. Complessivamente, in Kenya hanno trovato rifugio almeno 227.000 persone, in grande maggioranza somali e sudanesi.[LL]
Somalia: senza sosta il flusso di rifugiati verso il Kenya
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