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Unhcr – Sud Sudan: allarme per la situazione dei rifugiati

Nell’Upper Nile quasi la metà dei rifugiati sono bambini con meno di 11 anni, che soffrono particolarmente la situazione. Si tratta di una percentuale insolitamente alta nelle emergenze di rifugiati. Le loro madri – o le altre persone che si prendono cura di loro – sono spesso malate e deboli e non riescono ad occuparsene in maniera adeguata.

A Yusuf Batil – un campo che ospita 34mila cittadini sudanesi provenienti dallo stato di Blue Nile – il 15% dei bambini con meno di 5 anni (quasi 1.600 bambini) soffre di una malnutrizione severa e viene curato nell’ambito di uno speciale programma mirato a rimetterli in buona salute.

Questo mese l’UNHCR e le agenzie partner hanno lanciato un vasto programma di salute e igiene, che pone particolare attenzione sulle buone pratiche igieniche di base. Le agenzie stanno cercando di trasmettere ai rifugiati l’importanza di adottare gesti fondamentali quali lavarsi le mani, raccogliere l’acqua in taniche e secchi puliti e utilizzare i servizi igienici. Proseguono inoltre le operazioni di costruzione di latrine in tutti e 5 i campi nel tentativo di far fronte ai nuovi arrivi. Tutte le agenzie cercano con fatica di mantenere adeguati livelli di igiene, nonostante l’incremento costante del numero dei rifugiati passato dai 99mila di aprile agli attuali quasi 170mila.