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Viktor Orbán: la crisi dei rifugiati è “un problema tedesco”

Il capo del governo ungherese Viktor Orbán vede nella Germania la causa del recente peggioramento della crisi dei rifugiati. “Il problema non è europeo, il problema è tedesco” ha detto Orbán giovedì (03.09.2015, N.d.T) durante una visita a Bruxelles. Secondo Orbán nessuno dei rifugiati avrebbe intenzione di “rimanere in Ungheria” dato che “tutti vogliono andare in Germania”. Orbán ha inoltre respinto tutte le critiche rivolte al suo Paese riguardo il trattamento dei rifugiati.

Il modo di procedere dell’Ungheria nella crisi dei rifugiati si scontra da giorni con delle critiche. A Budapest le autorità ungheresi impediscono ai rifugiati di prendere i treni per l’Austria e la Germania. Durante lo scorso fine settimana (29-30 agosto, N.d.T) l’Ungheria ha terminato la costruzione di una barriera al confine con la Serbia per impedire l’afflusso incontrollato di rifugiati.

Orbán, dopo aver parlato con il presidente del parlamento europeo Martin Schulz, ha dichiarato che l’Ungheria sarebbe obbligata a registrare tutti i rifugiati che arrivano e allo stesso tempo, secondo l’accordo di Schengen, sarebbe obbligata a mettere in sicurezza tutti i propri confini. Orbán ha inoltre aggiunto che nessuno, secondo le regole europee, sarebbe autorizzato a lasciare l’Ungheria senza aver prima fornito dati sulla propria identità. Secondo Orbán: “Non si tratta di attraversare il confine, di andare alla stazione, di appellarsi alla Germania o al nome della cancelliera Merkel e di obbligare così la polizia ungherese a lasciare via libera”. Ciò sarebbe “del tutto contrario alle disposizioni europee”.