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da Il Gazzettino del 22 gennaio 2007

Vogliamo liberare il centro di Padova dai vu’ cumprà

«Vogliamo liberare il centro di Padova dai vu’cumprà. Non abbiamo niente contro di loro ma nei confronti di chi li protegge come l’amministrazione Zanonato che si mette dalla parte degli sfruttatori».
Così onorevoli, assessori provinciali e consiglieri regionali e comunali della Lega ieri sul Liston hanno steso un lenzuolo per vendere i propri gadget aspettando che i vigili urbani sequestrassero la loro roba. Non ne hanno visto neanche uno. «Come quando ci sono i vu’ cumprà» hanno sottolineato. Così come non c’è stata traccia dei venditori abusivi confermando, dicono i leghisti, che la ronda ha avuto successo.

La manifestazione è andata in scena dopo le 17 nell’ora di maggior passeggio nella zona di piazzetta Pedrocchi. Steso un lenzuolo bianco con l’insegna del Carroccio, ci hanno messo sopra accendini, magliette e cappellini. Nel frattempo il consigliere regionale e segretario provinciale della Lega, Maurizio Conte, l’onorevole Paola Goisis, la consigliere comunale Mariella Mazzetto, l’assessore provinciale Flavio Manzolini insieme a Leandro Comacchio e a molti altri volontari, distribuivano alla gente un eloquente volantino.
«Grazie all’inerzia dell’amministrazione comunale di Zanonato il Liston è ormai diventato un libero mercato all’aperto senza permessi e tasse per ogni tipo di commercio ambulante ed a discapito di chi lavora con regolare permesso e pagando le tasse”. Ecco perché hanno pensato di indire una “libera vendita” di prodotti gestita da “vu’ cumprà padani”.

«Vogliamo dare una risposta ai commercianti perché tollerare i vu’ cumprà sul Liston significa fare una discriminazione nei confronti di chi paga le tasse onestamente. Negli altri comuni si fanno massicce requisizioni di merce, qui no e non si fa nemmeno capire agli acquirenti il pericolo di contravvenzioni. Questa è la prima ronda, il primo presidio del territorio su Padova . Ne faremo altri» ha detto Conte. «Dobbiamo liberare la nostra città – continua la Goisis – O rispettano le nostre regole oppure devono andare a casa.
Zanonato ha già distrutto Padova con via Anelli noi vigileremo perché non si ripeta. Oggi la legge prevede che con tre scontrini non in regola il negozio possa chiudere. E questi fanno quello che vogliono? Anzi di più, gli facciamo anche il corso, come vuole fare l’Ascom, invece i padova ni che vogliono aprire il corso se lo pagano. Siamo solidali con i poveri ragazzi ma non con chi non fa niente per reprimere il fenomeno. Per questo ci pensiamo noi, presidiamo il territorio: siamo come telecamere viventi, ecco lo spirito delle ronde ».

Mariella Mazzetto: «I corsi li devono fare nel loro Paese e non qui che ci costringono a fare gli accattoni degli accattoni. Ripeto: non abbiamo niente contro di loro ma contro chi li protegge e alla fine si mette dalla stessa parte degli sfruttatori.

Il presidio, osservato con discrezione da due equipaggi delle forze dell’ordine è durato un’ora e mezza, senza incidenti.

Mauro Giacon