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dal Corriere Adriatico del 10 agosto 2003

Marche – Trentamila nuovi arrivi

In dieci anni il fenomeno è lievitato

ANCONA – Le vicende storiche dell’immigrazione nelle Marche, incominciate circa venticinque anni fa , sono andate sviluppandosi in quattro fasi principali.

Nella prima, dalla metà degli anni ’70 alla metà degli anni ’80, non si registra una presenza significativa. Si tratta di studenti universitari, presenti anche per motivi politici. Gli insediamenti occupazionali avvengono in settori come la pesca o il turismo costiero. La seconda si attua a cavallo tra la seconda metà degli anni ’80 e i primi anni ’90 , in corrispondenza delle sanatorie: emerge un nuovo volto che accentua la presenza per motivi di lavoro e la maggiore stabilità. La terza si delinea a partire dal 1993- 94 con un processo di radicamento del fenomeno migratorio e l’arrivo di famiglie intere, maggiore durata dei soggiorni e del tasso di attività. Nella quarta dalla fine degli anni ’90, si assiste ad una ulteriore crescita tanto da arrivare nel 2000 ad un tasso di densità (2,8%) superiore a quello nazionale (2,5%).

Nel corso dell’ultimo decennio si é registrato un forte trend di crescita passando da poco più di 10 mila immigrati nel 1991 ad oltre 39 mila nel 2001, come risulta dai dati ricavabili dal Dossier Statistico 2002 – Immigrazione – della Caritas. Le comunità più numerose sono quella albanese, marocchina e macedone.