Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Un titolare di una carta di soggiorno in Italia ha diritto di lavorare anche negli altri paesi europei?

Esiste a riguardo una proposta di direttiva della Commissione che prevede di estendere la libertà di circolazione e svolgimento di attività lavorativa – prevista già per i cittadini comunitari – anche ai cittadini extracomunitari aventi un lungo soggiorno ovvero analoga ai titolari della carta di soggiorno.
Questa proposta ancora rimane lettera morta nel senso che le istituzioni europee non hanno ancora deciso se recepirla o meno.

In prospettiva ci si augura che la proposta venga recepita rendendola operativa e questo dovrebbe entrare a far parte anche di un processo di armonizzazione del regime giuridico dell’immigrazione in ambito europeo. Ma per il momento siamo spiacenti di dover confermare che non c’è questa possibilità.

Il titolare di una carta di soggiorno in Italia potrà accedere all’occupazione in altri paesi europei solo intraprendendo la normale procedura di autorizzazione all’ingresso per lavoro prevista dalle direttive di ciascuno stato membro. Con l’unica differenza che avendo l’interessato una carta di soggiorno valida per l’Italia, la pratica relativa al rilascio del visto dovrà essere effettuata direttamente presso il consolato del paese interessato in Italia.
La competenza consolare si riferisce al paese di cittadinanza o di stabile residenza quindi l’interessato potrà rivolgersi al consolato della Repubblica Federale Tedesca – sempre se ha intenzione di andare a lavorare in Germania.
Per quanto riguarda la disciplina dell’immigrazione per il momento valgono le norme interne di ciascun paese (ancora l’esempio della Germania) che in buona sostanza non sono molto diverse da quella italiana e si basano sempre su una procedura di autorizzazione fondata su verifiche preventive relative la fabbisogno del mercato del lavoro e a eventuali quote di entrata stabilite anno per anno o periodicamente. Quote che vengono stabilite dall’emanazione di un decreto flussi.