Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

Bologna – Il Comune distrugge la “casa” a 30 immigrati

Appello dell'associazione Sopra i Ponti

Oggi è stato definitivamente sgomberato il vecchio centro di prima accoglienza Arcoveggio di via Cooperazione 2. L’operazione era preventivata da mesi e gli assegnatari di posto letto erano riusciti a contrattare con il Comune le condizioni per lasciare le vecchie e fatiscenti baracche e probabilmente se ne sono andati senza molti rimpianti. Però… in un “eccesso di zelo” il Comune ha spianato completametne l’area, distruggendo anche una ventina o trentina di vecchie carcasse d’auto senza targa parcheggiate abusivamente nei dintorni. Così venti o trenta immigrati (quasi tutti con permesso di soggiorno e molti con un lavoro) che non avevano una casa ma solo la lamiera di una vecchia macchina per ripararsi dal freddo ora non hanno neanche quella. Il degrado è stato combattuto, l’igiene e la rispettabilità del quartiere ristabilite. Soddisfatti? Fa
problema a qualcuno se venti o trenta lavoratori stranieri dormono all’adiaccio durane le feste? Sicuramente non a Pannuti, chissà se farà preparare una minestra calda e una coperta anche per loro… Purché nessuno abbia il cattivo gusto di farsi trovare assiderato la mattina di Natale.
Sappiamo che non è facile intervenire nel periodo delle feste (e del resto probabilmente è stato scelto apposta questo momento per lo sgombero), ma crediamo che qualcosa si dovrebbe dire circa la considerazione che il comune ha ancora una volta dimostrato nei confronti dei lavoratori stranieri.
Forse si dovrebbe anche cercare di fare qualcosa, perché l’emergenza freddo davvero non è uno scherzo di questi tempi.

Rafia
Ass. Sopra i Ponti