Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

da Il Manifesto del 31 luglio 2004

Clandestino? Puoi lavorare

«L’assunzione per un’attività lavorativa di carattere non stagionale di un solo straniero irregolare non rientra nella fattispecie incriminatrice». Con questa motivazione un giudice del tribunale di Conegliano ha prosciolto la titolare di una palestra di Vittorio Veneto che aveva alle proprie dipendenze un ecuadoregno senza permesso di soggiorno, scoperto dalla Guardia di finanza mentre stava facendo le pulizie. La sentenza, che costituisce un importante precedente, ha provocato la dura reazione di alcuni esponenti di An e Lega, che hanno promesso una modifica della legge e minacciato esposti al Csm per l’apertura di un procedimento disciplinare.

Il provvedimento sarà impugnato in Cassazione anche dalla procura generale di Venezia, perché il tribunale avrebbe dato un’interpretazione letterale della legge, che secondo il giudice che ha emesso la sentenza «indica l’espressione della precisa volontà del legislatore di sanzionare penalmente solo l’assunzione di due o più lavoratori stranieri». Daniela Piccin, 29 anni, di Vittorio Veneto, aveva impugnato un precedente decreto penale di condanna, sostenendo che la presenza dell’ecuadoregno, privo del permesso di soggiorno, era del tutto casuale ed estemporanea. Ma il giudice non è nemmeno entrato nel merito e ha assolto la donna «perché il fatto non costituisce reato».