Per la verità nella domanda di naturalizzazione la legge non prevede che lo straniero debba dimostrare, indicare, documentare particolari benemerenze ma semplicemente la buona condotta, per così dire, e una situazione di autosufficienza di tipo economico. Per il resto non sono previste benemerenze anche perché eventuali servizi resi allo Stato, costituiscono un diverso titolo per l’acquisto della cittadinanza anche in termini più brevi, secondo quanto stabilito dalla legge come la n. 91 del 1992, che disciplina la concessione della cittadinanza nei diversi casi.
Purtroppo dobbiamo dire che comunque dal punto di vista pratico gli eventuali interessati alla naturalizzazione hanno comunque un vantaggio nel segnalare particolari benemerenze o particolari circostanze che possono permettere una valutazione, come dire, più attenta della pratica caso per caso.
Esempio pratico – Anche le cosiddette lettere di raccomandazione rilasciate da esponenti delle amministrazioni locali o associazioni operanti a livello locale, possono in qualche modo indurre una valutazione più attenta della pratica, beninteso sempre che tutti gli altri requisiti siano stati dimostrati. Abbiamo notato però, da un punto di vista pratico, che in casi di questo genere aumentano le probabilità di successo della domanda di naturalizzazione.
Per esempio se il Sindaco di un piccolo paese rilascia una dichiarazione in cui conferma personalmente che il richiedente è una persona ben voluta in tutta la comunità, una persona che si distingue per comportamento civile, corretto e che magari partecipa anche alle attività sociali della comunità, essendo per esempio un volontario della Protezione civile piuttosto che della Croce rossa, ebbene queste attestazioni di benemerenza possono essere allegate alla domanda di cittadinanza. Nel modulo della domanda di cittadinanza c’è tutta una serie di documenti che bisogna produrre e quelli sono documenti che sono previsti tassativamente ma oltre a quelli è possibile produrre anche ogni altra documentazione utile a consentire una valutazione per così dire più attenta del richiedente.
Naturalmente questo non garantisce l’acquisto della cittadinanza perché non è in ogni modo garantito. La naturalizzazione è pur sempre una concessione ma, se non altro, permette di sperare in una valutazione più attenta e soprattutto di poter difendere meglio la posizione del richiedente nel caso in cui volesse chiedere ricorso contro il rifiuto.
Per quanto riguarda la documentazione da allegare alla domanda di cittadinanza è abbastanza facile da individuare perché minuziosamente elencata nel modulo standard. Il modulo è reperibile presso tutte le Prefetture e non servono avvocati per assistere nell’inoltro della domanda di cittadinanza. Molti cittadini stranieri pensano che facendosi assistere da un avvocato possa dare maggiori probabilità di accoglimento o garantire tempi di attesa più corti, ma in realtà questa è una speranza della tutta ingenua e assolutamente vana quindi sconsigliamo agli interessati di non richiedere l’assistenza di professionisti perché – a meno che non si tratti di casi particolari – questo non aggiunge o toglie nulla rispetto alle probabilità di accoglimento della pratica, rispetto alla corretta impostazione. Chiunque è in grado di riempire il formulario previsto, perché si tratta di inserire le generalità, i dati relativi alla residenza, al permesso di soggiorno.
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