Per la libertà di movimento, per i diritti di cittadinanza

da Il Mattino di Padova del 18 novembre 2004

Rapporto Cna. Nel 2004 impennata delle imprese guidate da stranieri, soprattutto a Nordest

ROMA. In un anno in Italia gli imprenditori immigrati sono cresciuti del 27,3%, affermandosi come la parte più dinamica del paese in grado di dare impulso al sistema produttivo locale e nazionale. E’ quanto evidenziato da uno studio della Cna sullo spaccato sociale del mondo delle piccole imprese da cui è emersa anche la costante crescita della spiccata connotazione al femminile dell’impresa artigiana. Al 30 giugno il numero di titolari di impresa con cittadinanza estera presenti in Italia era di 71.843 (+ 27,3%). Un dato impressionante, rileva lo studio illustrato all’assemblea annuale della Cna.
La dinamicità degli imprenditori immigrati è più spiccata al Centro e nel Nord-Est, dove sono cresciuti del 31% rispetto allo scorso anno, mentre è più contenuta nel Nord-Ovest, nel Sud e nelle Isole, con aumenti rispettivamente del 26,24 e 17%. Nel settentrione, l’aumento del numero delle imprese straniere risulta particolarmente pronunciato in Piemonte e Liguria (+29%), in Emilia Romagna (+33%) ed in Veneto (+31%). Nel Centro spiccano le Marche (+49%), seguite da Lazio (+33%) e Toscana (+27%), mentre nel Meridione al forte incremento di Calabria (+29%), Abruzzo (+26%) e Sicilia (+25%), fa da contraltare la Sardegna (+6%).
In dati assoluti, la distribuzione territoriale degli imprenditori immigrati premia il Nord-Ovest (27.326 aziende pari al 38% del totale) ed il Nord-Est (18.419 pari al 26%), mentre il 22% gestisce un’attività nell’Italia Centrale. Il 67% di quelli operanti nel Nord-Ovest vive in Lombardia (18.414) e gli altri si distribuiscono tra Emilia Romagna (8.216), Piemonte (7.763), Veneto (7.464), Lazio (7.312) e Toscana (6.605). L’analisi della Cna evidenzia anche che gli imprenditori immigrati prediligono i centri di medie e piccole dimensioni. Basti pensare che, rispetto al 2003,il loro numero è cresciuto del 50% a Reggio Emilia, del 45% a Brescia e del 34% a Verona. Le attività preferite dagli imprenditori immigrati, per il 70% sono concentrate in due settori: quello commerciale (dove si concentra il 42% degli imprenditori stranieri in Italia) e quello edilizio (con il 28%). Al 30 giugno scorso il gruppo più numeroso erano i marocchini seguiti da cinesi (14%), albanesi (9%), senegalesi (l’8%) e rumeni (il 7%). Tra questi quelli con la più spiccata attitudine imprenditoriale sono i cinesi ed i senegalesi.